Dopo le parole della moglie Emma di qualche giorno fa, è il regista Glenn Gordon Caron a fornire nuovi drammatici aggiornamenti sullo stato di salute di Bruce Willis. L’occasione è la release in America, sulla piattaforma Hulu, della serie Moonlighting, che negli anni ’80 ha lanciato Willis nello star system e che ora è finalmente disponibile in streaming per il pubblico statunitense.
Purtroppo, l’attore non potrà celebrare questo bel momento con gli appassionati dello show, anche se il regista assicura che la serie “significava molto per lui”. Caron ha spiegato infatti che Bruce Willis ormai non riesce più a parlare o comunicare: «Anche se non può più dirmelo direttamente, so che è molto felice che Moonlighting sia finalmente disponibile per il pubblico. Ho passato del tempo con lui prima che la malattia lo rendesse impossibilitato a comunicare, ne abbiamo parlato e so che era contento».
Il regista ha rivelato che cerca di far visita alla star tutti i mesi e che la sua situazione di salute purtroppo è precipitata rapidamente: «La mia impressione è che mi riconosca. Non riesce a parlare del tutto. Era un avido lettore, anche se non voleva che la gente lo sapesse, ma ora non riesce a leggere più. Non riesce più ad accedere alle proprietà del linguaggio, ormai, ma è ancora Bruce. Quando sei con lui, sai che è ancora Bruce e ti senti grato che sia ancora qui. Ma la sua gioia di vivere ormai non c’è più».
A inizio anno, a Bruce Willis è stata diagnosticata la demenza frontotemporale (anche nota come FTD), un deterioramento cognitivo globale che ha un impatto specialmente sulla memoria, sulle capacità di linguaggio e in generale sul comportamento e la comunicazione. La malattia, che insorge intorno ai 55-65 anni di età, risulta al momento incurabile e irreversibile. La condizione dell’attore, ovviamente, gli ha imposto di dire addio al cinema e alla recitazione, con profondo dolore dei suoi fan.
Fonte: EW
Foto: GettyImages / Jim Spellman