Occhiali di tartaruga tondi, come si usavano all’epoca, baffi importanti, una sigaretta stretta tra le labbra e il piglio dello scrittore intento a battere sui tasti della sua inseparabile macchina da scrivere. Bryan Cranston appare così nella prima immagine del film Trumbo (sotto) diretto da Jay Roach e dedicato ad uno degli sceneggiatori più scomodi e ostracizzati del maccartismo: Dalton Trumbo.
Con un Emmy alle spalle (proprio in quell’occasione Bryan Cranston aveva sfoggiato i baffi in vista delle riprese) e quella che è stata definita la serie televisiva migliore di sempre, l’attore si lascia alle spalle Walter White e passa dalla produzione di metanfetamine a quella di testi impegnati, portando sulle scene la vicenda appassionante e titanica di un uomo che dovette resistere alla lotta al comunismo. Dalton Trumbo, che si era schierato tra le fila del partito ai tempi della seconda Guerra Mondiale, finì in prigione per 11 mesi per essersi rifiutato di testimoniare, insieme ad altri colleghi, davanti alla Commissione per le attività anti-americane, vedendo così volgere al termine la propria carriera a Hollywood. Costretto a scrivere con pseudonimi dal Messico, dove si era rifugiato in esilio, vinse comunque due Oscar, uno per il soggetto di Vacanze Romane, l’altro per La più grande corrida.
Una vicenda impegnata, dunque, in cui Cranston verrà accompagnato da Diane Lane, nel ruolo della moglie di Trumbo e dalla figlia, interpretata dalla delicata Elle Fanning. Nel cast anche John Goodman, Michael Stuhlbarg, Louis C.K., e Alan Tudyk.
Fonte: EW
© RIPRODUZIONE RISERVATA