Buffy, Charisma Carpenter accusa Joss Whedon: «Abusi crudeli sul set. Sono andata in terapia»
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Buffy, Charisma Carpenter accusa Joss Whedon: «Abusi crudeli sul set. Sono andata in terapia»

«Mi ci è voluto tanto tempo per trovare il coraggio di fare questa dichiarazione pubblicamente. Era ora», scrive l'attrice in una lunga lettera nella quale ripercorre anni di ritorsioni e azioni terribili

Buffy, Charisma Carpenter accusa Joss Whedon: «Abusi crudeli sul set. Sono andata in terapia»

«Mi ci è voluto tanto tempo per trovare il coraggio di fare questa dichiarazione pubblicamente. Era ora», scrive l'attrice in una lunga lettera nella quale ripercorre anni di ritorsioni e azioni terribili

Charisma Carpenter

Dopo le accuse dell’attore Ray Fisher ai danni di Joss Whedon, che hanno generato un’indagine da parte di WarnerMedia e che avrebbero portato all’allontanamento di Whedon dalla serie da lui ideata The Nevers, sono arrivate dichiarazioni a sostegno dell’interprete di Cyborg in Justice League anche da parte di Jason Momoa, che gli ha espresso solidarietà, e Gal Gadot, che ha lasciato intendere di non essersi trovata benissimo col regista. 

L’attrice Charisma Carpenter, star di Buffy e Angel, attraverso il suo profilo Twitter ha appena rivolto a Whedon delle accuse molto gravi, e lo fa ha fatto in una lunga lettera pubblicata in due parti (trovate il post originale in fondo all’articolo: il copy My Truth, ovvero la mia verità, è accompagnato dall’hashtag #IStandWithRayFisher).  «Per quasi due decenni, mi sono mangiata la lingua e ho trovato scuse per eventi che mi traumatizzano ancora oggi scrive la Carpenter – Joss Whedon abusò del suo potere in svariate occasioni mentre lavoravamo insieme sui set di Buffy, l’ammazzavampiri e Angel. Se lui trovava la sua cattiva condotta divertente, servì solo a intensificare la mia ansia da prestazione, a levarmi potere, ad allontanarmi dai miei colleghi. Quegli allarmanti incidenti generarono in me una condizione fisica cronica, di cui ancora soffro».

 «Joss è sempre stato crudele con noncuranza. Ha creato ambienti di lavoro ostili e tossici fin dall’inizio della sua carriera – prosegue Charisma Carpenter nel suo scritto – Lo so perché l’ho provato di persona, ripetutamente». Secondo l’attrice Whedon aveva atteggiamenti passivi-aggressivi, la minacciava di licenziarla, la definì «grassa» quando era incinta di quattro mesi e lo fece al cospetto di altri colleghi. Era a suo dire cattivo e caustico, denigrava gli altri apertamente, aveva dei prediletti e metteva contro le persone affinché facessero a gara.

Whedon le avrebbe chiesto anche se voleva o meno il bambino e quando era incinta di sei mesi, dopo che il suo medico le aveva caldamente consigliato di lavorare meno e andarci piano con gli sforzi, Charisma Carpenter venne chiamata sul set da Whedon all’una di notte, in quella che l’attrice bolla come una deliberata ed evidente ritorsione ai suoi danni.

 «Nonostante gli abusi, una parte di me ancora cercava la sua approvazione – aggiunge – Trovavo scuse per il suo comportamento, reprimevo il dolore. Dissi anche in alcune convention che avrei lavorato di nuovo con lui. Solo più di recente, dopo anni di terapia e la sveglia del movimento Time’s Up, comprendo le complessità di questo modo di pensare demoralizzante».

Sulle accuse di Ray Fisher precisa: «Ho preso parte negli ultimi tempi all’indagine di WarnerMedia su Justice League, ritengo che Ray sia una persona correttissima che dice la verità. Licenziarlo dal ruolo di Cyborg in The Flash è stato l’ultima goccia. Non sono stupita, ma profondamente addolorata. Preoccupata e rattristata dal fatto che nel 2021 i professionisti debbano ANCORA scegliere tra dire la verità sul posto di lavoro ed essere sicuri di un impiego».

E, infine, conclude: «Mi ci è voluto tanto tempo per trovare il coraggio di fare questa dichiarazione pubblicamente. La gravità della cosa non mi sfugge. Da madre single, la cui famiglia dipende dal mio lavoro per sostentarsi, ho paura. Sebbene ho paura per l’impatto di tutto ciò sul mio futuro, non posso più starmene in silenzio. Questa cosa è tardiva e necessaria. Era ora».

Fonte: MovieStillsDB

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