A distanza di anni dalla conclusione di Buffy l’ammazzavampiri, permangono molti punti di domanda e molte teorie che tuttora mandano in confusione i fan. Ma solo una di esse avrebbe potenzialmente la capacità di riscrivere totalmente tutta la trama della famosa serie. Se siete super fan dello show di Joss Whedon, probabilmente lo avrete già capito: parliamo del 17° episodio della sesta stagione, intitolato Di nuovo normale, in cui viene presentata (almeno apparentemente) una realtà alternativa in cui Buffy non è mai stata realmente la Cacciatrice.
Nell’episodio, la protagonista viene pugnalata dal pungiglione di un demone e inizia ad avere visioni, nelle quali si ritrova rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Si scopre che in questa “dimensione” sua madre Joyce è ancora viva, i suoi genitori non hanno mai divorziato e la sorella Dawn non è mai esistita. E tutta la storia dei vampiri e della Cacciatrice? Il medico spiega alla ragazza che in realtà è schizofrenica, e che in poche parole si è immaginata tutto.
A questo punto, l’episodio inizia a fare avanti e indietro tra due diverse (o almeno, così sembra…) realtà. In una di esse, gli amici di Buffy cercano di farla tornare alla normalità, creando per lei un antidoto che la protegga dalle conseguenze della puntura del demone. Nell’altra, però, il medico e Joyce cercano di convincerla che i suoi nemici siano proprio gli amici, che vogliono riportarla a una realtà in cui non trova altro che sofferenza. Nel finale, quando la madre la invita a pensare alle persone a lei care, Buffy riacquista finalmente la volontà necessaria a proteggere la sua vita a Sunnydale e sconfigge definitivamente il demone.
Tutto è bene quel che finisce bene? Insomma… Una frase pronunciata dalla Cacciatrice è ancora oggi oggetto di contesa per i fan. In uno dei momenti in cui torna alla “realtà”, infatti, Buffy confessa a Willow che quando era piccola i suoi genitori, allarmati dalle sue storie sull’esistenza di demoni e vampiri, l’avevano realmente portata per un breve periodo in un ospedale psichiatrico, da cui temeva di non essere mai uscita.
Insomma, l’episodio lascia volutamente la porta aperta sulla risoluzione finale del dilemma, instillando il dubbio che Buffy si sia davvero immaginata tutto, e che la versione reale della protagonista sia proprio quella ragazza schizofrenica. Tutto quello che vediamo nella serie sarebbe dunque frutto della sua immaginazione e non sarebbe mai successo realmente.
Probabilmente, non conosceremo mai l’interpretazione definitiva di questo episodio. Ma nel corso degli anni, molti creativi della serie si sono espressi in proposito, dopo che la teoria ha preso piede tra i fan. Il regista Rick Rosenthal, ad esempio, si è limitato a dire che la puntata è volutamente ambigua e che tocca allo spettatore decidere quale sia la verità. La sceneggiatrice Marti Noxon, invece, ha negato fermamente la teoria, affermando che l’episodio sia da interpretare come nient’altro che un what if. Per Joss Whedon, infine, l’interpretazione è ancora più sottile: «Dipende dallo spettatore. Se qualcuno dovesse decidere che tutta la storia è stata immaginata da una persona pazza, beh, allora quella persona pazza sono io, l’autore. È una sorta di riflessione postmoderna sulla figura dello sceneggiatore che scrive una serie. Alla fine, è vero che la serie ha luogo nella mente di un tizio strambo che sta da qualche parte a Los Angeles».
Fonte: Screen Rant
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