Nell’arco delle sue sette stagioni, Buffy l’ammazzavampiri si è affermata come una delle serie di maggior successo a cavallo tra gli anni ’90 ed i primi anni 2000, lanciando inoltre Sarah Michelle Gellar tra le giovani star più amate del periodo. Nonostante l’amore dei fan non sia mai venuto meno, lo show di Joss Whedon ha tuttavia vissuto alcuni momenti controversi, soprattutto nel corso della sua sesta stagione.

La sesta stagione ha infatti affrontato alcuni temi piuttosto delicati. Durante la stagione Buffy soffre infatti di depressione e si lascia andare a comportamenti autodistrutivi, mentre Willow lotta con una dipendenza da magia che le causa non pochi problemi Tara. Xander lascia Anya all’altare, e Giles decide invece di tornare a Londra, segnando uno dei momenti più bui e difficili del gruppo. Tuttavia un particolare episodio è rimasto impresso nella mente degli spettatori per la sua problematicità.

Nell’Episodio 19 della Stagione 6, intitolato “Profondo rosso“, Spike si presenta da Buffy per scusarsi di essere andato a letto con Anye e per farle ammettere di essere innamorata di lui. Al suo rifiuto, Spike tenta di violentarla, con Buffy che dopo aver lottato riesce a respingerlo. In lacrime, questa ribadisce che non potrà mai amarlo lasciando Spike sconcertato dal suo stesso comportamento, tanto per aver fatto soffrire Buffy quanto per aver infine rinunciato alla violenza. Spike decide così di allontanarsi da Sunnydale per fare chiarezza sui suoi sentimenti e su se stesso.

In seguito Xander, consapevole dei fatti accaduti tra Spike e Buffy, va a trovare quest’ultima per tentare un riavvicinamento. La ritrovata armonia viene però sconvolta da Warren che spara a Buffy ferendola gravemente al petto, per poi sparare altri colpi in aria. Uno di questi purtroppo raggiunge una finestra colpendo Tara, la quale muore tra le braccia di Willow.

La scena dell’aggressione di Spike è diventata nota come “la scena del bagno“, ed è ricordata dai fan come una delle sequenze più difficile da guardare nel corso della serie. Inoltre, sembra che questa abbia causato più di un problema psicologico allo stesso interprete di Spike, James Marsters.

Durante la sua ultima partecipazione al podcast Inside of You condotto da Michael Rosenbaum, Marsters ha raccontato come abbia sempre avuto un rifiuto viscerale nel girare scene che comportino predazioni e violenze sessuali. Cosa che tuttavia si è trovato costretto ad affrontare per la realizzazione dell’episodio, soffrendo inoltre di una lesione nervosa causata dall’eccessiva tensione provata sul momento. L’attore ha così ricordato l’esperienza nel girare tale sequenza:

«È stato l’inferno. Ero nel mio inferno personale. Mi ritrovavo a dover fare questo a Sarah. E sai, dovevo farlo immedesimandomi in quella realtà. […] Stavo facendo una ripresa e poi me ne sono andato in un angolo del set stendendomi in posizione fetale sul cemento.»

Quando alcuni membri della troupe sono andati a sincerarsi del suo stato, l’attore ha ammesso di trovarsi in grande difficoltà, svelando poi di aver chiesto aiuto e di aver intrapreso un percorso di psicoterapia per superare l’esperienza: «Vennero da me e gli dissi “Preoccupatevi. Non sto affatto bene.” Buffy mi ha mandato in terapia, in realtà. Buffy mi ha davvero schiacciato.»

Vi ricordiamo che Buffy l’ammazzavampiri è disponibile in streaming su Prime Video e Disney+.

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Fonte: CBR