La vita è un inferno di grida e affanni, e alla fine non ha neppure alcun senso. Parte da questa citazione shakespeariana You will meet a tall dark strangers, l’ultima commedia di Woody Allen, evento speciale del festival nel sabato più trafficato dell’anno sulla Croisette. Dopo avere dichiarato resa di fronte al proprio stesso cinismo nel suo ultimo film (nella vita non ci sono regole o libretti di istruzioni, ogni scelta va bene: “basta che funzioni”), Allen ribadisce in pratica il concetto: visto che, come afferma il bardo, l’esistenza è una tale piaga, forse la cosa migliore è lasciar perdere tutto e rifugiarsi nella fantasia.
Perché, sì, “basta che funzioni”, ma a quanto pare non funziona niente. Non funziona il matrimonio tra la gallerista e lo scrittore (Naomi Watts e Josh Brolin); e non funziona l’arte come medicina, visto che entrambi sono frustrati e in via di fallimento. Non funziona nemmeno la terza età rinvigorita dal Viagra e da una squillo senza cervello del ricchissimo Antony Hopkins, perchè alla fine a fare novanta è sempre la paura (della morte, della solitudine). Quello che funziona, a quanto pare, è solo la beata incoscienza di Gemma Jones che, abbandonata dal marito dopo 40 anni di matrimonio, viene plagiata da una medium-cartomante («incontrerai uno straniero scuro e alto…») e si abbandona alla magia: sedute spiritiche, profezie messianiche, fede cieca nella reincarnazione. Tutte cose che irritano chi la circonda, per prima la figlia, ma le regalano un futuro pieno di “aspettative”. Come dire che se la vita non ha alcun senso, la risposta può essere solo irrazionale.
Insomma, Allen si riconferma intellettuale rassegnato al “peggio”, ma rassegnato con il sorriso. Segue i suoi personaggi con evidente simpatia e partecipazione, e a ciascuno di essi regala una porzione di sé (lo scrittore in crisi, il ricco e anziano borghese in fregola per una ventenne). E lo fa con la solita, implacabile vena autocritica.
Storia corale senza veri inizio e fine, commedia brillante ma non davvero comica, You will meet a tall dark strangers è soprattutto un nuovo tassello di un percorso d’autore che sembra avere ormai trovato il proprio punto d’approdo. Almeno fino alla prossima, imprevedibile deviazione.
Cannes 2010: Woody Allen, rassegnato col sorriso
You will meet a tall dark strangers, la nuova commedia del noto regista americano, diverte raccontando vite che non funzionano per niente...