Cannes 2012, Wes Anderson: la mia grande famiglia
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Cannes 2012, Wes Anderson: la mia grande famiglia

Il regista e il ricco cast di Moonrise Kingdom hanno presentato alla stampa il film d'apertura del Festival

Cannes 2012, Wes Anderson: la mia grande famiglia

Il regista e il ricco cast di Moonrise Kingdom hanno presentato alla stampa il film d'apertura del Festival

Il Festival di Cannes si apre all’insegna della fantasia surreale di Wes Anderson. Il regista de I Tenenbaum e Le avventure acquatiche di Steve Zissou ha presentato oggi ai giornalisti il suo utlimo film, Moonrise Kingdom, incassando il plauso della critica sia in sala sia in conferenza stampa. Una delicata storia d’amore che vede protagonisti due giovanissimi outsider – li interpretano Kara Hayward e Jared Gilman, entrambi al loro debutto – incapaci di trovare il proprio posto nel mondo, che si rifugiano l’uno nell’altra. Decidendo di scappare dalla società (e dalle famiglie) in cui si sentono imprigionati e costringendo la comunità a mettersi sulle loro tracce.

La presenza di un cast all star, da Bruce Willis a Bill Murray, non ha impedito alla stampa di partire proprio da loro, dai due giovani eroi di questa storia (Sam e Suzy) e dai coraggiosi e bravi interpreti che hanno dato loro vita. «È fantastico, una sensazione inspiegabile» ha commentato Jared, che nonostante la giovane età e l’inesperienza ha risposto ai giornalisti con sicurezza e professionalità. «Io non avevo mai pensato di fare l’attrice finchè non è arrivata questa occasione» le fa eco Kara. Per entrambi una prova più che positiva, complice qualche lezione di recitazione impartita da Murray e Willis, la richiesta da parte di Wes Anderson di scrivere loro stessi le lettere che compaioni nel film, cercando di personalizzarle, e anche un periodo di prove che ha permesso ai due giovani talenti di trovare quell’alchimia che sul set li ha aiutati a superare le scene più difficili e imbarazzanti. Come quella in cui Sam e Suzy si baciano per la prima volta e lui posa le sue mani sui seni di lei. «Il film parla proprio di questo, del primo amore, della scoperta della sessualità da parte di due adolescenti: l’idea di Moonrise Kingdom è partita proprio da qui» spiega Anderson, che a proposito dei due piccoli interpreti aggiunge: «Di Jared mi ha colpito subito la personalità, che ha saputo tirare fuori sia durante la prova sia nel colloquio; di Kara il talento e la dedizione. Provava le scene ripetutamente, ogni volta cercando di tirare fuori qualcosa di diverso. Sono diventati subito parte della famiglia». È così che il regista parla dei suoi attori e della squadra che ha collaborato alla realizzazione della pellicola: «Mi piace lavorare con gli amici. Ogni volta che inizio a girare un nuovo film è come se fosse una rimpatriata. Mi piace pensare ai miei collaboratori come una compagnia teatrale. E ora sono felice di aver allargato la famiglia e accolto nuovi straordinari attori» Al di là degli habituée come Bill Murray e Jason Schwartzman, anche Tilda Swinton, Edward Norton e Bruce Willis hanno confermato il clima famigliare che fin da subito si è respirato sul set. E a chi ha chiesto al “duro a morire” come si è sentito a prendere parte a un film così diverso dagli action cui siamo abituati a vederlo, lui ha risposto, scherzando: «Ognuno ha bisogno di essere amato, anche i poliziotti (Willis interpreta il capo della polizia che dirige le ricerche dei due amanti, ndr». «E comunque anche qui, alla fine, ha il suo eroico momento “die hard”» ha scherzato Murray. Norton ha confessato che era come stare a un summer camp, con Wes Anderson nei panni del responsabile, un po’ come quelli che lui stesso ha dovuto “indossare” nel film, ovvero quelli di capo scout. «È stato molto molto facile entrare a far parte di questa straordinaria famiglia – continua la Swinton – e io ne sono molto felice. Da fan di Wes (Anderson, ndr) rimango sempre colpita da come lui riesce a descrivere gli adulti e a metterli in contrapposizione ai giovani, quasi i ruoli fossero scambiati; con gli adulti disorientati e i giovani che riescono a trovare una strada e un senso. In questo film più che mai».
Tutti si sono messi al servizio di Anderson, lasciandosi guidare da lui, come conferma Bill Murray: «Siamo qui per questo, per servire. Spesso capita che non si crei sintonia tra attore il regista e il secondo non vede l’ora di liberarsi del primo, talvolta lo accompagna persino all’aeroporto per assicurarsi che parta; per fortuna tra me e Wes non è successo così e io sono stato onorato ogni volta che mi ha richiamato per un suo film. Anche per quelli dove si lavora per tante ore e pochi soldi» scherza.

Leggi la recensione di Moonrise Kingdom


Il regista e il ricco cast di Moonrise Kingdom hanno presentato alla stampa il film d’apertura del Festival

(Foto Getty Images)

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