Nebraska, territori. I territori sono distese infinite di terra arida, praticamente deserto, in cui le famiglie sopravvivono come cactus in mezzo al nulla, dentro case di legno e polvere. Qui un’epidemia di follia colpisce tre diverse donne, che uccidono i figli neonati e non riconoscono più i mariti. Vanno condotte in carrozza fin nell’Iowa, cinque settimane di cammino, e consegnate al ricovero di un reverendo. L’impegno se lo prende Mary Bee Cuddy (Hilary Swank), donna nubile e ben educata, serissima e rigorosa (“bossy”, viene più volte definita), ma incapace di trovarsi il marito che disperatamente desidera. Ad accompagnarla un vecchio delinquente, ex-soldato disertore (Tommy Lee Jones, che interpreta e dirige), salvato per caso da Mary mentre rischia di finire impiccato (guarda il primo trailer).
Accolto da molti applausi alla proiezione stampa, The Homesman è un western senza duelli e con molto melodramma, abbastanza tradizionale nella sua struttura da road movie a tappe, ma attraversato da una vena di follia (la malattia delle donne non è per nulla edulcorata, e il primo infanticidio è terribile) sorprendente, che riguarda tutti i personaggi e assume forme sempre diverse nel corso del film – forme che sono colpi di scena e radicali cambi di tono del racconto. E l’idea di un disagio psichico non chiarito, di una violenza non giustificata, indotti dalla natura aliena del deserto e dei suoi spazi, rimanda suggestivamente a Cormac McCarthy.
Guarda le star del film al photocall
Cannes 2014: photogallery, recensioni, conferenze stampa e video del Festival
© RIPRODUZIONE RISERVATA