Erano ben sette anni che Lars von Trier non calcava il red carpet della Montée des Marches di Cannes. Da quando – dichiarato persona non grata – era stato messo in esilio, a causa delle sue infelici dichiarazioni su Hitler alla presentazione del film Melancholia. Quest’anno è tornato, e la stretta di mano col delegato generale del festival Thierry Fremaux (vedi foto nella gallery sotto) ha sancito definitivamente l’avvenuta rappacificazione con l’entourage della kermesse.
Lui, però, non smette di far parlare di sé. Del resto, il suo cinema ha sempre fatto discutere e dividere. Ed era inevitabile che scatenasse il dibattito anche in quest’occasione, visto che il film presentato ieri sulla Croisette, The House That Jack Built (con Matt Dillon nei panni di uno spietato serial killer), è talmente disturbante da aver spinto diversi critici a uscire dalla sala durante la proiezione e scatenando le reazioni sui social.
BlacKkKlansman di Spike Lee, invece, è stato accolto da applausi, anche per il cuore politico della sua storia, resa attuale dalla recrudescenza razzista di Charlottesville dello scorso agosto. La storia narra con toni umoristici la vicenda di Ron Stallworth (John David Washington e il suo alter ego Adam Driver), il poliziotto afroamericano che negli anni ’70 si infiltrò nel Ku Klux Klan di Colorado Springs e, ingannando il Grand Wizard David Duke (Topher Grace), riuscì a salire di grado fino a raggiungere i vertici dell’organizzazione locale.
Qui sotto potete vedere le foto dai red carpet di entrambi i film
Qui la recensione del film di von Trier.
Qui la recensione del film di Spike Lee.
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