Il sogno di un grasso, grosso e goffo panda che di professione fa il cameriere nel ristorante del padre (le cui specialità sono i noodles cucinati secondo una segretissima ricetta) e quello di poter diventare un eroe del kung fu. L’occasione giunge il giorno in cui una predizione lo indica come l’eletto Guerriero Dragon e viene così accettato nella scuola del maestro Shifu riuscendo a incontrare i suoi idoli i Furious Five, ovvero Tigress, Viper, Monkey, Crane e Mantis. A presentare il film a Cannes (fuori concorso) si sono presentati ieri un'”incintissima” Angelina Jolie (che alle domande sul suo pancione ha risposto con dei diplomatici sorrisi), un imbiancato Dustin Hoffman dalla lingua tagliente e un Jack Black in ottima forma comica, che sono rispettivamente le voci di Tigresse, del maestro Shifu e del panda Po. «Sono sempre felice di poter partecipare a un fim d’animazione», ha detto in conferenza stampa la Jolie, che aveva già lavorarato al cartoon Shark Tale. «Soprattutto se coniuga insieme divertimento e formazione. L’avrei fatto anche se non fossi stata una mamma, ma sicuramente la presenza dei miei figli mi spinge a scegliere progetti sempre piu edificanti. Film che posso vedere insieme a loro». E ha poi dedicato la pellicola in particolare a Pax Thien, il figlio adottato in Vietnam. Sulla passerella di Cannes, dove presenterà anche in concorso Changeling di Clint Eastwood, sarà accompagnata dal marito Brad Pitt con cui ha intenzione di operare per il bene dei sopravvissuti al terremoto in Cina. «Mi sento fortunata a fare l’attrice, il mio impegno è come madre in primis ma anche come donna che cerca di alleviare le sofferenze altrui dove mi e possibile. Farò del mio meglio per soccorrere i bambini bisognosi in Cina». «Mi sono ritrovato molto in Po», prende la parola Jack Black. «Quando ero giovane e volevo fare il comico mio padre pensava che fossi matto. Io invece volevo soltanto rimanere fedele ai miei sogni, proprio come il panda del film». «Sono proprio identici, anche fisicamente», ha poi continuato il produttore Jeffrey Katzenberg, «per questo abbiamo pensato subito a lui per dare la voce a Po». Arriva invece una risposta tagliente da Dustin Hoffman quando un giornalista gli chiede come è passato dal Laureato a Kung fu panda : «Chiamiamolo decadimento culturale. Ma non pensate di esserne immuni, riguarda tutti, anche voi».
Ka.Eb.
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