Captain America: Brave New World, Anthony Mackie a Roma: «Nei miei Avengers vorrei Monica Bellucci!»
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Captain America: Brave New World, Anthony Mackie a Roma: «Nei miei Avengers vorrei Monica Bellucci!»

Abbiamo incontrato l'interprete di Sam Wilson nella Città Eterna, ed ecco come ha risposto alla nostra domanda nella conferenza stampa che anticipa l'uscita del cinecomic, al cinema dal prossimo 12 febbraio

Captain America: Brave New World, Anthony Mackie a Roma: «Nei miei Avengers vorrei Monica Bellucci!»

Abbiamo incontrato l'interprete di Sam Wilson nella Città Eterna, ed ecco come ha risposto alla nostra domanda nella conferenza stampa che anticipa l'uscita del cinecomic, al cinema dal prossimo 12 febbraio

Captain America: Brave New World

Quanto alle prime reaction (che siano nostre o di altri) dopo l’esclusiva proiezione footage, svoltasi oggi a Roma, al cinema The Space di Piazza della Repubblica, non possiamo rivelarvi ancora nulla. Ma possiamo certo dirvi che Anthony Mackie, alias Sam Wilson e The Falcon ha volato dagli Stati Uniti alla Città Eterna e (fuor di metafora) ci ha raggiunto per la conferenza stampa italiana che anticipa l’uscita dell’attesissimo Captain America: Brave New World, in sala dal prossimo 12 febbraio. E non senza una certa emozione, possiamo dire che abbiamo rivolto una domanda all’attore e producer nato a New Orleans nel 1978, in particolare riguardo al suo rapporto professionale, umano e la sua relazione in termini narrativi e drammaturgici con uno dei principali antagonisti e villain di Brave New World: Giancarlo Esposito. Prima di passare materialmente alla sua risposta, possiamo già dire che è stato lo stesso protagonista del lungometraggio diretto da Julius Onah a chiedere espressamente che fosse Giancarlo Esposito a interpretare Seth Voelker / Sidewinder. Ma prima Anthony Mackie ha parlato anche in generale del cinecomic che segna il passaggio del “suo” Captain America sul grande schermo, a undici anni dal suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe. E in chiusura di questo incontro stampa a dir poco imprevedibile, ha perfino rivelato quali sarebbero in un immaginario album di figurine degli Avengers le persone che sceglierebbe per rimettere insieme la sua personale squadra.

«Il mio film d’esordio è stato questo piccolissimo film che si chiama 8 Mile (blockbuster da oltre 240 milioni di dollari d’incasso nonché primo lungometraggio autobiografico del rapper Eminem, ndr). E se vi volete sentire davvero vecchi adesso, sono passati ventiquattro anni!. Da allora tutto per me è stato semplicemente una meravigliosa, selvaggia cavalcata. E non avrei mai creduto che questo giorno sarebbe arrivato. Sono cresciuto con i film di Superman e i film di Batman. Micheal Keaton è il mio Batman. Per me oggi Captain America rappresenta veramente tante cose. Non rappresenta ai miei occhi una metafora degli Stati Uniti d’America, ce ne sono già davvero tante di questo tipo di rappresentazioni. Captain America per me è semplicemente una persona che mantiene la parola data, qualcuno che onora le idee di onestà e integrità, qualcuno che è degno della tua fiducia, una persona su cui puoi contare. Io sono convinto che in fondo tutti come esseri umani siamo attori. E questo c’entra qualcosa col concetto: sogni che si avverano. Basta immaginare un bambino di otto anni che se ne sta lì a giocare con un pezzo di legno convinto di essere un dragon slayer, un cavaliere che deve salvare la principessa dal drago. E poi un giorno arriva qualcuno che gli dice no! Non è vero, questo stecco non è una spada, non stai salvando nessuna principessa, qui non c’è nessuno. E così tutti i suoi sogni così sono andati in pezzi. Perché ci credeva davvero. Quindi per me essere attore significa poter tornare ogni volta a quel momento, quando eri bambino ed eri convinto che avevi sconfitto il drago e salvato la principessa. Questo tipo di sogni per me sono il senso del film. Ho potuto lavorare con delle persone fantastiche, potevo perfino uscire con Harrison Ford! Sapevate che ama il cibo italiano rivela Anthony Mackie in apertura della conferenza stampa italiana di Captain America: Brave New World.

Scopriamo così che il prode Harrison Ford – nell’atteso cinecomic targato MCU neo eletto Presidente degli Stati Uniti d’America, Thaddeus Ross/Thunderbolt, ma anche villain e antagonista nella sua nuova metamorfosi come Red Hulk – ama il “clean italian food”, un misterioso tipo di cucina ed enogastronomia nostrana “pulita”, intesa probabilmente nel senso di “tradizionale”,  ma che in realtà nessuno sembra aver minimamente compreso, a partire dallo stesso Anthony Mackie. E poi scopriamo anche che al suo primo e unico giorno sul set un attore cinquantenne che avrebbe dovuto recitare una sola battuta con Harrison Ford, avendo probabilmente aveva atteso quel momento per tutta la sua vita, ha avuto una sorta di crollo nervoso ed emotivo, scoppiando in lacrime dopo il terzo ciak sbagliato, per finire poi sostituto con un altro interprete. E per il nostro nuovo Captain America, notoriamente amante dell’ironia e l’auto-ironia, secondo una personalissima accezione di Black Humour, Humour Noir o sarcasmo “politicamente scorretto”, si è trattato del “giorno più triste mai visto in tutta la Storia del Cinema“. Ma a questo punto è il nostro turno di parlare con lui e scoprire – dopo quanto si è divertito sul set con Harrison Ford, che non conosceva e ha incontrato per la prima volta in occasione della produzione del film – quanto si è divertito invece con un altro collega, un amico di lungo corso.

Come descriversi il tuo rapporto con uno dei principali villain e antagonisti di Brave New World, il “nostro” Giancarlo Esposito? Puoi raccontarci qualcosa della vostra relazione nel film, e magari se ti va anche qualcosa del vostro rapporto sul set e fuori, come attori, come persone?

«Era una grandissima opportunità per Giancarlo essere in questo film. Io mi sono trasferito da New Orleans a New York quando avevo diciotto anni. Essendo un attore di teatro lui è semplicemente qualcuno che ho seguito e ammirato per tutto il corso della mia carriera, e prima del mio training, la mia preparazione come attore. Per me fare un film con lui a questo punto della mia carriera era qualcosa di grosso. Ho chiesto io espressamente che per questo ruolo fosse scelto Giancarlo Esposito. E per fortuna lui era disponibile nel periodo previsto per la produzione del film. È stato veramente divertente. Noi abbiamo una storia alle spalle, ci conosciamo ormai da più di venticinque anni. Lui mi ha visto da quando ero piccolo così. Io in realtà l’avevo visto per la prima volta al cinema, ai tempi di Do The Right Thing, Fa la cosa giusta di Spike Lee [1989]. Avere un attore di questo calibro, di questo livello al mio fianco in un film, a questo punto della mia carriera, è veramente qualcosa di enorme sia per me che per il film stesso. Perché quando Esposito è sul palcoscenico, anzi in questo caso è sul set, io devo giocare il mio A Game. Devo dare il massimo. Perché se non lo faccio lui mi travolgerà e mi passerà sopra come un camion impazzito. Dal mio punto di vista, si tratta del miglior attore con cui potrei mai lavorare». 

Nel corso della conferenza stampa di Captain America: Brave New World Anthony Mackie ha parlato anche di come tutti i film legati agli Avengers in tutte le diverse fasi del Marvel Cinematic Universe siano incentrati sul tema della Fiducia. E del tutto a sorpresa, grazie a una coppia di domande in fase di chiusura abbiamo scoperto perfino che l’amato protagonista della serie Captain America: The Falcon and The Winter Soldier e ora del cinecomic in uscita il 12 febbraio sceglierebbe per un suo personale riassortimento del Team Avengers una notissima star italiana. Anzitutto sceglierebbe però i suoi genitori, e poi sceglie e ringrazia anche i grandissimi insegnanti che ha potuto incontrare nel corso della sua vita, quando era ancora un ragazzo che frequentava le scuole primarie nella città di New Orleans. E dopo aver nominato i suoi “dope teachers” sceglie di aggiungere al suo Team Avengers e fare tutti i complimenti possibili a Steve McQueen, e poi gli originali Ghostbusters, e poi “the cool of the cool” Monica Bellucci: «Lei è la crème de la crème, se vogliamo dirla così. Ho visto con i miei occhi un incidente d’auto causato dal suo solo passaggio. Lei ha attraversato la strada e questi tizi sono andati a sbattere, l’ho visto accadere di persona. Così sì, per il mio Team Avengers sceglierei tutte queste persone che ho nominato e poi Monica Bellucci!»

E voi cosa ne pensate? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

Captain America: Brave New World

Foto: Jesse Grant/Getty Images for Disney

Foto copertina: The Walt Disney Company Italia

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