Captain America, la regista di The Marvels ha una teoria: «Non è un eroe, è il villain di Infinity War!»
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Captain America, la regista di The Marvels ha una teoria: «Non è un eroe, è il villain di Infinity War!»

E ci spiega il motivo, decisamente interessante, per cui ne è convinta al 100%

Captain America, la regista di The Marvels ha una teoria: «Non è un eroe, è il villain di Infinity War!»

E ci spiega il motivo, decisamente interessante, per cui ne è convinta al 100%

captain america

Captain America è senza ombra di dubbio il simbolo degli Avengers. Insieme ad Iron Man – che tuttavia non si è mai mostrato altrettanto integerrimo e giusto – Steve Rogers è sempre stato il punto di riferimento dell’intera squadra e di tutto l’Universo Marvel, venendo considerato da tutti un esempio di rettitudine, sacrificio ed eroismo.

Ma se così non fosse? O meglio, se Cap fosse addirittura arrivato ad essere un nemico dell’umanità nel corso del suo arco narrativo?  

Non si tratta di una teoria qualsiasi comparsa su Reddit, ma della chiave di lettura data da Nia DaCosta, la regista di The Marvels, nuovo film del MCU che proseguirà le vicende di Carol Danvers facendole intrecciare a quelle di Kamala Khan e Monica Rambeau. Secondo l’autrice, durante gli eventi di Avengers: Infinity War, Captain America si è comportato da vero e proprio villain o anti-eroe, arrivando ad essere il vero responsabile dello schiocco di Thanos:

«Una cosa che mi piace dire, in modo un po’ irriverente, su Captain America, è che lo snap è stato tutta colpa sua, perché stava cercando di fare del suo meglio, stava provando a fare la cosa giusta. C’è un mondo in cui lui è un villain, perché alla fine tutto quello che avrebbe dovuto fare era sacrificare Visione. Ha scelto la vita di un robot, anche se senziente, al posto, letteralmente, dell’intero universo. C’è una sorta di ragionamento da anti-eroe in questo, se la vedi attraverso quell’ottica. La gente dirà che sono pazza a ragionare in questo modo, ma c’è qualcosa di specifico che si connette al viaggio di un anti-eroe e a quello di un eroe. Il dolore dell’eroe è qualcosa che lo porta a sacrificarsi, mentre il dolore di un anti-eroe, invece, è solo la prima parte del suo viaggio, lo inizia anziché finirlo.»

In sostanza, secondo Nia DaCosta, un vero eroe avrebbe scelto di sacrificare Visione in nome di un bene maggiore, quello dell’umanità. Un po’ come fatto da Iron Man alla fine di Avengers: Endgame. Ma Rogers, avendo invece deciso di mettere i suoi sentimenti per Visione davanti al bene dell’Universo, ha invece fatto la scelta più “egoistica” dell’anti-eroe, che sacrifica il mondo per salvare ciò che ama.

Una chiave di lettura decisamente interessante, se ci si riflette a fondo. Voi cosa ne pensate?

Fonte: Inverse

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