Captain America: The Winter Soldier, Kevin Feige aggiorna sul sequel e sul futuro della Marvel
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Captain America: The Winter Soldier, Kevin Feige aggiorna sul sequel e sul futuro della Marvel

In una lunga intervista il numero uno della Casa delle idee ha detto la sua sul secondo capitolo della saga di Steve Rogers e fatto il punto sui piani della major

Captain America: The Winter Soldier, Kevin Feige aggiorna sul sequel e sul futuro della Marvel

In una lunga intervista il numero uno della Casa delle idee ha detto la sua sul secondo capitolo della saga di Steve Rogers e fatto il punto sui piani della major

Quando parla, Kevin Feige è quasi sempre un fiume in piena. Un flusso continuo di parole a cui è difficile stare dietro. Soprattutto quando al centro di tutto c’è la sua creatura, i Marvel Studios. Il 26 marzo nei cinema italiani uscirà Captain America: The Winter Soldier (guarda una preview di 4 minuti), secondo capitolo della saga dedicata a Steve Rogers. Come sempre, il cinecomic ha una collocazione ben precisa all’interno dell’universo Marvel, e Feige lo puntualizza in una lunga intervista rilasciata a Collider: «Non è solo il sequel del primo Cap America, ma anche un sequel diretto di The Avengers: alla fine del film di Joss Whedon Tony Stark torna alla sua vita, Thor ad Asgard, mentre Cap non aveva un posto preciso a cui tornare. Non l’abbiamo mandato nel passato, né a casa sua. Questo aspetto si capirà all’inizio del film, che sarà a metà strada tra The Avengers e The Avengers 2».

La continuità, si sa, è l’elemento fondamentale del sistema Marvel, e anche qui è stata rispettata con precisione. La pellicola ha uno stile da thriller politico anni ’70 – scelta che Feige condivide a pieno – e il nostro Cap dovrà affrontare non solo una cospirazione, ma i fantasmi del suo passato, che ritornerà sotto le sembianze del Soldato d’Inverno. «Era il momento giusto per esplorare meglio il personaggio: il primo episodio è stato una origin story, e in The Avengers non ha avuto molto spazio, perché al centro c’era tutta la squadra. Ora entrerà in contatto con un passato che sembrava sepolto per sempre e capiremo molto di più di lui. Penso che questo film funzionerà davvero, e lo potranno vedere anche coloro che non hanno visto The Avengers o Cap 1».

In merito al futuro, Feige ha spiegato che ora per la Marvel è tempo di prendersi più rischi: «Guardians of the Galaxy è un esempio perfetto in questo senso, vogliamo fare cose diverse, con personaggi che non necessariamente sono conosciuti da tutti. I guardiani non hanno la stessa visibilità di un Iron Man, e il loro film sarà un’esperienza del tutto nuova per il pubblico».

Che puntare su supereroi “minori” possa essere un indizio su quello che ci aspetta nella Fase 3?

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Fonte: Collider

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