Con quel fascino quasi ieratico, l’attrice olandese Carice van Houten somiglia a Greta Garbo, sulla quale vorrebbe girare un film. In Il Trono di Spade era destinata a interpretare l’egoista e frustrata Cersei, ma rinunciò all’ingaggio per un altro impegno lavorativo. La produzione però l’ha voluta a tutti i costi e le ha comunque riservato un ruolo che conciliasse con i suoi impegni: quello della sacerdotessa Melisandre, i cui poteri spaventosi sono al servizio di una missione volta a portare sul trono dei Sette Regni il suo amante e protetto, il guerriero Stannis Baratheon. Melisandre ha cambiato gli equilibri del potere nella lotta per la conquista della corona. È lei, assieme alla Madre dei Draghi Daenerys, a portare concretamente la magia nella serie, altrimenti poco declinata sul versante di incantesimi e pozioni. Carice van Houten ci ha spiegato quanto apprezzi Il Trono di Spade e come rappresenta la nudità.
Qual è la cosa più buffa capitata con i fan?
«Senz’altro vedere un cosplayer travestito da Ombra: si era infilato in una tuta nera aderentissima che lo copriva dalla testa ai piedi. Ho un bel rapporto con il pubblico anche se mi è capitato, sui social network, di fare qualche incontro fastidioso. Accade di rado ma alcuni fan capaci di farti pentire di aggirarti su Internet capitano».
Come vedi il tuo personaggio? È una cattiva?
«Melisandre non è un villain, è una figura molto complessa e difficile da inquadrare. Ha una sua agenda, una missione da compiere per cui è disposta praticamente a tutto, e questa volontà così forte proviene dalle sue convinzioni: lei è persuasa di essere dalla parte del giusto. Niente la può fermare».
Neanche Davos?
«È stato un avversario cocciuto, ma lei non lo ha mai considerato davvero pericoloso. Il loro rapporto è molto interessante: Liam Cunningham, il suo interprete, dice che quando deve interagire con il mio personaggio pensa a quella strega di sua moglie… Sono molto contenta di lavorare di nuovo con lui dopo Black Butterflies, anche se questa volta ricopre il ruolo di qualcuno che ce l’ha a morte con me».
Si fa spesso riferimento alle scene di nudo di Il Trono di Spade, tu cosa ne pensi?
«Che non sarebbe male se comparisse qualche fondoschiena maschile in più. Il nudo non è un problema fintanto che è funzionale alla storia e credo che nel nostro caso lo sia quasi sempre. Non mi sembra un elemento così alieno, tutti si spogliano nella realtà! Forse io ho un approccio troppo “da olandese”, ma dalle nostre parti non ci sconvolgiamo più di tanto per qualche sedere. Personalmente non capisco perché non ci si scaldi altrettanto per le scene di violenza: Il Trono di Spade è piuttosto cruento, come avrete notato, eppure viene sempre sollevata qualche critica quando è mostrata una tetta, e mai per le molte stragi». […]
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(Foto: Getty Images)
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