L’offerta di Natale 2024 per quanto riguarda la piattaforma Netflix punta a stupire i suoi abbonati una novità dopo l’altra. E dopo avervi già parlato di altri titoli in questa serie serrata di nuove uscite a tema natalizio, tutti balzati immediatamente ai vertici della classifica, da Appuntamento a Natale a Hot Frosty, fino al successo della romantic comedy Our Little Secret con Lindsay Lohan, ora è la volta di Carry-On, l’action con protagonista Taron Egerton. Il film diretto dal francese Jaume Collet-Serra si rivela subito pronto ad accontentare sia gli hard-fan del genere che un target totalmente diverso, già che il film si muove inizialmente nell’ambito classico del Christmas Time, al suono del brano It’s the Most Wonderful Time of the Year (tradotto letteralmente Questo è il periodo più mraviglioo dell’anno). Capiamo però subito che nella frenesia della Vigilia di Natale l’Aeroporto dove lavora il protagonista Ethan Kopek non è esattamente lo stesso della commedia cult di Steven Spielberg The Terminal. Il nostro eroe, addetto alla sicurezza in cerca di una promozione, si trova stretto tra diversi fuochi, dal suo severo superiore alla sua amata fidanzata, la quale crede che come coppia siano ormai assolutamente pronti per affrontare la grande avventura della genitorialità. Ma siamo solo all’inizio del turno diurno del nostro Ethan. E il bello, o meglio il brutto, un misterioso passeggero senza nome pronto a ricattarlo perché lasci imbarcare un bagaglio davvero pericoloso, deve ancora scatenare il caos.
Attenzione! Il seguito contiene SPOILER sul finale di Carry-On
La sua voce fuori campo inizia a impartirgli strani ordini senza che Ethan Kopek capisca neanche da dove proviene. Noi spettatori, al contrario, sappiamo già che il giovane addetto alla sicurezza aeroportuale interpretato da Taron Egerton – acclamato per la sua interpretazione di Elton John nel biopic musicale Rocketman, ma anche veterano del genere action, vedi la sua interpretazione nei due capitoli di Kingsmandi Matthew Vaughn – è stato selezionato dal misterioso villain sia per caso che per sfortuna. Non doveva essere lui di turno, anzi è stato lui stesso a insistere perché vuole essere messo alla prova, ottenere quella promozione che non vuole arrivare. Di contro il villain sa già molto sul suo conto e inizia immediatamente a tentare di manipolarlo facendo freddamente, brutalmente leva su quelli che sembrano effettivamente i suoi punti deboli: minaccia la morte della fidanzata incinta, evoca i genitori di Ethan che lei ancora non conosce, nonché dettagli privati di quello che forse è il difficile rapporto con loro, oltre al suo senso di frustrazione, fallimento personale e professionale, più la sua speciale antipatia per il Natale, ai suoi occhi solo quella festa inventata solo per farti sentire troppo povero e troppo solo.
Passo dopo passo Carry-On ci porta così efficacemente nei meandri di una trama che ricorda Die Hard ma riesce anche a intrattenere efficacemente il suo pubblico con una serie di plot-twist. E quando il cattivo si rivela in carne e ossa, sempre senza nome ma con il volto e le sembianze di un altro veterano del genere, l’attore Jason Bateman, scopriamo anche che Ethan ha nel suo passato un oscuro segreto. “Vuoi uccidere ancora qualcuno?” sarà la sua battuta ad effetto, per quanto specifichi di non essere “un cattivo dei fumetti”. Sappiamo che Nora, la fidanzata incinta di Ethan, l’ha esortato all’inizio del film e vuole che lui riprovi a fare il test di ingresso in Polizia, perché era questo il suo vero dream job, il suo sogno. Ma mentre le informazioni si distribuiscono abilmente tra trama e intreccio, arriviamo finalmente anche a capire chi è il misterioso passeggero, e perché deve assolutamente imbarcare il bagaglio. Insomma, quale disastro e quale tragedia potrebbe scattare se il nostro protagonista non riuscirà a sottrarsi dalla morsa del ricatto, senza sapere se Nora sia davvero caduta nelle mani di un’organizzazione criminale, quindi mettendo fisicamente a rischio la propria stessa vita salendo sullo stesso aereo del villain ora denominato il Viaggiatore, entrando fino nella stiva per recuperare la borsa e disinnescare qualunque ordigno possa contenere.
Quale sia la natura e la ragione dell’organizzazione criminale resta sostanzialmente un mistero fino al finale. Ma qui, scopriamo che il disastro aereo sventato da Ethan letteralmente all’ultimo secondo sarebbe stato attuato da una esplosione letale di gas nervino. Lo stesso Viaggiatore è stato avvertito da un messaggio sul suo smartphone ma quando entra nella stiva per scoprire cosa stia succedendo, credendo ormai il suo piano a un passo dall’essere attuato, Ethan e un altro agente riusciranno a neutralizzarlo. Dopo che Ethan è riuscito a chiudere sia l’ordigno che il villain in una cella frigorifera, l’agente gli spara. Capiamo così che, benché si trattasse di un mercenario, un killer a pagamento, l’obiettivo dell’intera operazione era un uomo politico. Il gas nervino russo avrebbe dovuto infatti uccidere lui e così fermare definitivamente la sua proposta di legge, fondamentale per proteggere il futuro della democrazia e la sicurezza di tanti cittadini, ma di contro danneggiare gravemente gli interessi degli oligarchi e i più pericolosi boss del traffico internazionale di armi. E con un fast forward scopriamo anche che dopo questa importante vittoria personale, il protagonista tornerà davvero a tentare il test d’ingresso e realizzare il sogno di lavorare in Polizia. Scopriamo così anche quale fosse questa colpa atavica che bruciava nel suo passato: aver fallito il test del poligrafo, anche detta in passato macchina della verità, mentendo alla domanda se avesse mai assistito ad un crimine senza averlo denunciato alle autorità.
E voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto Carry-On? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.
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