Per Terrence Malick è iniziata una nuova stagione: dopo The Tree of Life la ricerca dell’infinito, delle ragioni del Cosmo e della creazione dello spazio e del tempo, nonchè dell’umanità, sembrano aver preso definitivamente slancio in un lavoro che si fa sempre più intenso e prolifico. Il regista ormai dal 2011 si sta misurando, al ritmo di tre pellicole per volta -impensabili fino a pochi anni fa, quando procedeva per lunghi intervalli-, con quelli che sembrano i temi portanti della sua estetica.
Questa filosofia, che ha avuto una prima programmatica dichiarazione d’intenti in The Tree of Life, e che poi è stata completata da To The Wonder, per alcuni versi una visione speculare e più terrena (ma non riuscitissima) del film con Brad Pitt e Jessica Chastain, dovrebbe arrivare alla sua più completa affermazione nel documentario Voyage of Time, un montaggio di parti inutilizzate di The Tree of Life.
Il lavoro, che è stato a più riprese sospeso a causa delle riprese e poi della lunghissima post-produzione di Knight of Cups (qui trama e dettagli sul film presentato in concorso alla Berlinale), è ormai prossimo alla fine: allo scorso Festival di Cannes una cerchia ristretta ne aveva visto alcune scene, garantendo a Malick una solida base di compratori per ultimare e poi distribuire la pellicola. Nelle intenzioni del regista, si prevedono due edizioni: una versione di 40 minuti a esclusiva IMAX narrata da Brad Pitt e un lungometraggio in 35mm con la voice-off di Cate Blanchett destinato invece alle sale.
Per l’uscita del film si dovrà attendere, come era stato pronosticato, il 2016.
Fonte: Collider
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