C’è ancora domani, il film di Paola Cortellesi ce l’ha fatta: strappato un grande record al campione d’incassi Barbie
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C’è ancora domani, il film di Paola Cortellesi ce l’ha fatta: strappato un grande record al campione d’incassi Barbie

Sembrava che nel 2023 non potesse esserci un film in grado di minare il successo del film di Greta Gerwig. Poi è arrivata Paola Cortellesi…

C’è ancora domani, il film di Paola Cortellesi ce l’ha fatta: strappato un grande record al campione d’incassi Barbie

Sembrava che nel 2023 non potesse esserci un film in grado di minare il successo del film di Greta Gerwig. Poi è arrivata Paola Cortellesi…

c'è ancora domani

Continua l’inarrestabile corsa al box office di C’è ancora domani. L’acclamato esordio alla regia di Paola Cortellesi dallo scorso weekend ha raggiunto quota 29,9 milioni di euro nel nostro Paese, superando gli incassi dei maggiori successi del 2023, tra cui Oppenheimer di Christopher Nolan. Ora, a frapporsi tra il film della regista italiana e il primo gradino del podio, rimane solo Barbie di Greta Gerwig, che ha totalizzato la bellezza di 31,2 milioni. Imbattuto, sì, ma solo per quanto riguarda i guadagni.

Nelle ultime ore, infatti, C’è ancora domani ha infatti strappato al lungometraggio con Margot Robbie l’importante record degli ingressi in sala, arrivando a quota 4.395.868 presenze, contro le 4.389.568 di Barbie. Un risultato incredibile per un film d’esordio di una regista italiana, in particolare se pensiamo ai temi trattati e, dulcis in fundo, alla scelta del bianco e nero, che difficilmente si rivela sinonimo di appetibilità per il grande pubblico. Per fare un altro paragone, Oppehneimer si era fermato a 3.746.365 ingressi in sala.

Presentato alla Festa del Cinema di Roma, dove ha vinto tre premi, C’è ancora domani vede nel cast, oltre a Paola Cortellesi nel ruolo di protagonista, anche Valerio Mastandrea, Giorgio Colangeli, Emanuela Fanelli, Romana Maggiora Vergano e Francesco Centorame.

Qui la sinossi ufficiale:

Delia è la moglie di Ivano, la madre di tre figli. Moglie, madre. Questi sono i ruoli che la definiscono e questo le basta. Siamo nella seconda metà degli anni 40 e questa famiglia qualunque vive in una Roma divisa tra la spinta positiva della liberazione e le miserie della guerra da poco alle spalle. Ivano è capo supremo e padrone della famiglia, lavora duro per portare i pochi soldi a casa e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre, direttamente con la cinghia. Ha rispetto solo per quella canaglia di suo padre, il Sor Ottorino, un vecchio livoroso e dispotico di cui Delia è a tutti gli effetti la badante. L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa, con cui condivide momenti di leggerezza e qualche intima confidenza. È primavera e tutta la famiglia è in fermento per l’imminente fidanzamento dell’amata primogenita Marcella, che, dal canto suo, spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di ceto borghese, Giulio, e liberarsi finalmente di quella famiglia imbarazzante. Anche Delia non chiede altro, accetta la vita che le è toccata e un buon matrimonio per la figlia è tutto ciò a cui aspiri. L’arrivo di una lettera misteriosa però, le accenderà il coraggio per rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.

Fonte: Cinetel

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