C'è ancora domani, un’icona statunitense si è innamorata del film di Paola Cortellesi
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C’è ancora domani, un’icona statunitense si è innamorata del film di Paola Cortellesi

Il fascino della pellicola ha colpito anche oltreoceano: Delia è inarrestabile!

C’è ancora domani, un’icona statunitense si è innamorata del film di Paola Cortellesi

Il fascino della pellicola ha colpito anche oltreoceano: Delia è inarrestabile!

Frame dal film di Paola Cortellesi C'è ancora domani

Nessuno è rimasto immune dal fascino di C’è ancora domani, l’opera prima di Paola Cortellesi che ha collezionato record su record in Italia, dando il tanto auspicato slancio alle sale cinematografiche. Dopo essere sbarcato anche in Europa, un’icona statunitense si è innamorata del film, tessendone le lodi su X.

La poliedrica autrice Joyce Carol Oates (Blonde), ha espresso massima ammirazione per la pellicola di Cortellesi, mettendone in evidenza l’unicità tematica ed espressiva:

C’è Ancora Domani è probabilmente il film più coinvolgente dal punto di vista emotivo, pieno di suspense e allo stesso tempo edificante che si può vedere quest’anno. Con una trama così intricata, un’abile miscela di dramma familiare, dark comedy e narrazione imprevedibile, questo film in bianco e nero ambientato nella Roma del 1944 stupisce lo spettatore per la capacità – rara nei film – di ipnotizzarlo in ogni secondo, compresa l’immagine finale (il volto radioso e pieno di speranza di una giovane ragazza). Non riesco a pensare a nessun film americano paragonabile a C’è Ancora Domani: è unico.

La risposta di un’estremamente grata Paola Cortellesi non si è fatta attendere: «Non riesco a crederci. Grazie per le tue parole. Le TUE parole! Sono profondamente onorata. E grata. E gioiosamente confusa».

Il film racconta la storia di Delia (Paola Cortellesi), moglie di Ivano e madre di tre figli. I ruoli di moglie e madre la definiscono completamente e le sono sufficienti. Siamo nella seconda metà degli anni ’40, in una Roma sospesa tra l’entusiasmo della liberazione e le difficoltà lasciate dalla guerra. Ivano (Valerio Mastandrea) è il capo indiscusso della famiglia. Lavora duramente per guadagnare qualche soldo e non manca mai di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti e altre volte con la cinghia. L’unico che rispetta è suo padre, il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un vecchio rancoroso e dispotico di cui Delia è diventata la badante.

L’unico sollievo di Delia è la sua amica Marisa (Emanuela Fanelli), con cui condivide momenti di leggerezza e confidenze intime. In primavera, tutta la famiglia è in fermento per il fidanzamento della primogenita Marcella (Romana Maggiora Vergano), che spera solo di sposarsi presto con il borghese Giulio (Francesco Centorame) e sfuggire finalmente alla sua famiglia imbarazzante.

Anche Delia desidera solo questo: accetta la vita che le è toccata e vede nel buon matrimonio della figlia la sua unica aspirazione. Tuttavia, l’arrivo di una misteriosa lettera accenderà in lei il coraggio di sovvertire i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per sé stessa.

C’è ancora domani, di cui vi abbiamo parlato approfonditamente nella nostra recensione, non solo è diventato il maggior incasso del 2023 nelle sale italiane, ma è entrato nella Top 10 del box office di tutti i tempi, piazzandosi al nono posto, mentre tra i film italiani è quinto dietro solo alla quaterna di Checco Zalone. Ai David di Donatello 2023 ha ricevuto ben 19 candidature, trionfando in sei categorie.

Cosa ne pensate di C’è ancora domani e dell’entusiasmo arrivato da oltreoceano? Ditecelo nei commenti!

Fonte: Ansa

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