Ambientata quasi un secolo dopo una catastrofe nucleare, The 100 segue un gruppo di giovani inviati sulla Terra per verificare se il pianeta è di nuovo abitabile. Sopravvissuti grazie all’Arca, un’enorme stazione spaziale che ospita le ultime tracce dell’umanità, gli abitanti devono affrontare la minaccia del collasso dei sistemi di supporto vitale. La drastica decisione di mandare 100 giovani detenuti sulla superficie terrestre li espone a pericoli inaspettati: oltre alle radiazioni, i ragazzi scoprono che la Terra non è deserta come credevano.

Il ritorno al pianeta natale è inizialmente carico di un senso di meraviglia: dopo una vita trascorsa nello spazio, i protagonisti rimangono incantati dalla natura incontaminata, ma presto l’entusiasmo si trasforma in ribellione contro l’autorità dell’Arca. Decidono di recidere i legami con la stazione spaziale, distruggendo i dispositivi che monitorano le loro condizioni vitali. Tuttavia, questa ricerca di libertà li espone a nuove minacce, tra cui gruppi ostili e i resti di una civiltà sopravvissuta all’apocalisse, con cui si scontrano per il controllo delle risorse e la sicurezza.

Basato sull’omonima serie a fumetti di Robert Kirkman, The Walking Dead segue invece Rick Grimes e un gruppo di sopravvissuti che cercano di mantenere un barlume di umanità in un mondo devastato da un’apocalisse zombie. La serie, ambientata in un’America desolata, sposta il focus dai non-morti ai conflitti tra umani, che spesso si rivelano più pericolosi dei “walkers”.

Il protagonista Rick, risvegliatosi dal coma in un mondo ormai distrutto, affronta sfide continue: bande di predoni, cannibali e fazioni rivali si aggiungono alla minaccia costante degli zombie. La perdita delle istituzioni tradizionali – come polizia, ospedali e supermercati – obbliga i personaggi a sviluppare abilità di sopravvivenza e a navigare in un mondo senza regole.

Come dicevamo, sia in The 100 che in The Walking Dead, il tema centrale non è l’origine dell’apocalisse, ma la capacità di sopravvivere. I personaggi sono costretti a prendere decisioni estreme che spesso mettono in dubbio la loro morale e umanità. L’anarchia e l’assenza di leggi rendono la sopravvivenza una battaglia darwiniana, dove solo i più forti e adattabili riescono a emergere.

Nonostante la desolazione, l’amore emerge come una forza essenziale per i personaggi di entrambe le serie. In The 100, i legami tra i giovani protagonisti li spingono a proteggersi a vicenda, creando un senso di appartenenza che supera la mera sopravvivenza. In The Walking Dead, il rapporto tra Rick e i suoi figli Carl e Judith è il motore delle sue azioni, mentre la perdita di persone care scatena guerre e rivalità.

L’apocalisse, in modo paradossale, permette ai personaggi di vivere l’amore nella sua forma più pura: privo di interessi materiali, si nutre di un’autentica preoccupazione per il benessere degli altri. In un mondo in cui tutto è stato spogliato del superfluo, i legami affettivi diventano l’unica ricchezza rimasta.

Pur appartenendo a generi diversi – fantascienza per The 100 e horror per The Walking Dead – entrambe le serie offrono riflessioni profonde sulla natura umana e sulla capacità di adattarsi a un mondo privo di certezze. Attraverso narrazioni avvincenti e personaggi complessi, le due opere si interrogano su cosa significhi davvero essere umani, dimostrando che, anche nei momenti più bui, l’amore e il desiderio di sopravvivere possono dare un senso al caos.

Fonte: CBR