Nonostante The Vampire Diaries sia considerata una delle serie più iconiche del panorama fantasy-horror, ce n’è un’altra che è riuscita a superarla nel trattare uno dei suoi temi centrali: il triangolo amoroso tra umani e vampiri. Per quanto The Vampire Diaries abbia reinventato il genere per il pubblico young adult, un’altra produzione è riuscita a portare questo concetto a un livello superiore.
Il triangolo amoroso di The Vampire Diaries ha affascinato milioni di spettatori per anni, ma spesso ha mostrato delle debolezze nella costruzione dei suoi personaggi. Elena Gilbert, al centro della storia, è oggetto dell’amore di due fratelli vampiri, Stefan e Damon Salvatore. Tuttavia, la chimica tra Elena e i due fratelli non è sempre apparsa coerente. Molti fan hanno ritenuto che il vero fulcro emotivo della serie fosse la dinamica tra Stefan e Damon, più che il loro amore per Elena. I due fratelli incarnano una relazione di amore e odio, caratterizzata da tradimenti e riconciliazioni, con momenti di sacrificio reciproco che hanno dato spessore alla loro storia. Tuttavia, Elena, il terzo vertice del triangolo, si è spesso dimostrata un personaggio piatto, privo di sviluppo personale, il cui ruolo era principalmente quello di catalizzatore per i conflitti tra i due fratelli. Il passaggio di Elena dall’amore per Stefan a quello per Damon, un vampiro notoriamente violento e irrazionale, ha lasciato molti fan perplessi.
Dall’altra parte, True Blood è riuscita a creare un triangolo amoroso molto più strutturato e affascinante. La serie segue le vicende di Sookie Stackhouse, una cameriera telepate che si innamora di due vampiri, Bill Compton ed Eric Northman. A differenza di Elena, Sookie è un personaggio sfaccettato e complesso, con una propria indipendenza e personalità. Il suo rapporto con i vampiri ha una logica precisa: Sookie non può leggere i loro pensieri, il che le permette di instaurare relazioni senza la frustrazione di percepire costantemente i pensieri altrui. Questo piccolo dettaglio dà profondità alle sue scelte romantiche, rendendole molto più credibili rispetto alle dinamiche di The Vampire Diaries.
Inoltre, True Blood ha il coraggio di esplorare la sessualità e il desiderio in maniera più esplicita e complessa rispetto a The Vampire Diaries, che rimane legato a un pubblico più giovane. La relazione tra Sookie e i suoi due amanti vampiri non è solo una questione di passione, ma di identità, di accettazione e di autodeterminazione. Bill rappresenta l’equilibrio, la stabilità, un vampiro che ha tentato di mantenere la propria umanità nonostante secoli di esistenza. Eric, al contrario, è il vampiro selvaggio, pericoloso, ma con una sensibilità nascosta che Sookie riesce a scoprire. Entrambi offrono a Sookie qualcosa di unico, e per gran parte della serie, la scelta non è mai netta, riflettendo la complessità delle relazioni umane e sovrannaturali.
Infine, il finale di True Blood è stato acclamato come uno dei migliori del genere, concludendo la storia in modo coerente con il percorso dei personaggi. Sookie, alla fine, sceglie se stessa. Pur amando Bill ed Eric, capisce che non deve rinunciare alla propria vita per amore, e questa decisione rappresenta una crescita personale che The Vampire Diaries non ha mai concesso a Elena.
True Blood, grazie alla sua maggiore libertà creativa, è riuscita a raccontare una storia di vampiri e amore in maniera più coraggiosa e profonda, superando The Vampire Diaries in quello che sapeva fare meglio: intrecciare amore, pericolo e desiderio in un racconto complesso e maturo.
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Fonte: CBR