C'è un motivo preciso se Legacies non è riuscita a replicare il successo di The Vampire Diaries
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C’è un motivo preciso se Legacies non è riuscita a replicare il successo di The Vampire Diaries

Lo spin-off è rimasto lontano dal raggiungere la magia che ha reso lo show sui vampiri un fenomeno mondiale

C’è un motivo preciso se Legacies non è riuscita a replicare il successo di The Vampire Diaries

Lo spin-off è rimasto lontano dal raggiungere la magia che ha reso lo show sui vampiri un fenomeno mondiale

I protagonisti di Legacies

Quando Legacies è stato lanciato, i fan si aspettavano che la serie potesse ricreare l’atmosfera e la magia di The Vampire Diaries: entrambe condividono lo stesso universo, con personaggi e riferimenti che rimandano alla serie madre, eppure la prima non è mai riuscita a trovare la stessa alchimia che ha reso lo show sui vampiri un fenomeno mondiale.

Sebbene Legacies abbia cercato di riprendere il mix di dramma e soprannaturale che ha reso celebre la serie originale, manca quel legame emotivo che ha caratterizzato la storia di Elena, Stefan e Damon. Le scelte narrative, la gestione dei personaggi e la mancanza di una dinamica altrettanto avvincente tra i protagonisti hanno reso Legacies una continuazione meno incisiva e, forse, incapace di coinvolgere lo stesso pubblico.

Inizialmente, The Vampire Diaries si è distinto per il modo in cui ha mescolato i temi dell’amore e della perdita, mettendo Elena, una ragazza che aveva appena perso i genitori, al centro della storia, mentre si trovava ad affrontare la sua attrazione per due fratelli vampiri, Stefan e Damon. Questo triangolo amoroso, con i suoi conflitti interiori e le sue complessità, ha reso la serie incredibilmente avvincente, mantenendo un equilibrio tra horror e romance che ha catturato il pubblico per otto stagioni. Le dinamiche tra i fratelli Salvatore, con Damon inizialmente nei panni del villain che si evolve lentamente in un personaggio più sfaccettato, hanno dato vita a una tensione costante che ha tenuto gli spettatori incollati allo schermo.

D’altra parte, Legacies, che si svolge circa 15 anni dopo gli eventi di The Vampire Diaries e The Originals, non riesce a mantenere la stessa magia, nonostante tenti di riproporre un format simile. La serie si concentra su Hope Mikaelson, figlia di Klaus, che rappresenta una figura ancora più complessa rispetto a Elena, essendo una “tribrid”, ovvero una combinazione di vampiro, licantropo e strega. Ma la mitologia intricata che viene introdotta non è sempre ben sviluppata, costringendo lo spettatore a seguire un lungo processo di adattamento per comprendere appieno le nuove regole del mondo soprannaturale. Inoltre, la relazione tra Hope e Landon, uno dei protagonisti, appare forzata e meno coinvolgente rispetto a quella di Elena e Stefan o Elena e Damon. Non c’è la stessa alchimia e, mentre la serie cerca di esplorare questa connessione, molte delle sue dinamiche appaiono più complicate che emozionanti, principalmente a causa di un eccessivo focus su spiegazioni mitologiche e intrighi secondari.

Un altro punto che fa perdere il fascino di Legacies rispetto a The Vampire Diaries è la mancanza di un vero e proprio triangolo amoroso. Sebbene Hope sia circondata da potenziali interessi amorosi, la sua relazione con Landon sembra poco credibile, soprattutto quando la chimica tra Hope e altri personaggi come Josie potrebbe essere molto più interessante. Tuttavia, la serie preferisce insistere su una rivalità tra Josie e Lizzie, invece di approfondire i legami più intriganti tra i vari protagonisti. Questo non solo indebolisce la trama, ma riduce anche la possibilità di esplorare dinamiche più complesse tra i personaggi.

Inoltre, Legacies ha un tono decisamente più camp rispetto a The Originals, che aveva una visione più oscura e drammatica. Con l’introduzione di mostri come il “Mud Man” e situazioni surreali come la lotta tra Babbo Natale e Krampus, la serie perde la sua gravitas, rendendo la trama più simile a un’operazione da teen drama fantasy che non riesce a sostenere il peso delle aspettative derivanti dai suoi predecessori. La mancanza di un vero e proprio nemico da temere, combinata con una gestione della mitologia meno raffinata, rende difficile per Legacies emergere come una continuazione dignitosa di The Vampire Diaries e The Originals.

In conclusione, Legacies si sarebbe giovato di un approccio più diretto e meno eccessivo, magari con una trama più semplice e focalizzata sui personaggi, mantenendo il tono e la serietà di The Originals. La continua espansione del lore soprannaturale e l’introduzione di nuove creature e concetti – come i gargoyles e i draghi – appaiono in contrasto con l’essenza più intima e umana che caratterizzava The Vampire Diaries. Se la serie avesse evitato questi eccessi e si fosse concentrata maggiormente sulla crescita dei suoi personaggi e delle loro relazioni, avrebbe potuto conquistare un pubblico più vasto e mantenere l’eredità delle sue serie madri.

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Fonte: CBR

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