Celine Dion ha criticato aspramente la scelta di Donald Trump di utilizzare la sua celebre canzone da Titanic, My Heart Will Go On, durante un comizio elettorale a Bozeman, nel Montana.
A quanto pare, un video dell’iconica cantante che si esibisce sulle note del tema musicale del film è stato trasmesso venerdì sera nel corso dell’evento, e già in passato il brano era stato utilizzato per altri eventi elettorali di Trump.
«Sul serio, proprio QUELLA canzone?», hanno ironizzato i rappresentanti della Dion in un comunicato diffuso sui suoi account social, specificando che l’ex presidente non ha ricevuto alcun permesso da parte della cantante.
Secondo la dichiarazione, il management della cantante e la sua etichetta discografica, Sony Music Entertainment Canada, sono stati informati sabato dell’uso non autorizzato del video, della registrazione e della performance di My Heart Will Go On durante il comizio della campagna elettorale di Trump/JD Vance in Montana.
I rappresentanti hanno sottolineato che questo utilizzo «non è in alcun modo autorizzato e Celine Dion non approva questo o altri usi simili».
Non è la prima volta che alcuni artisti chiedono a Trump, candidato repubblicano alla presidenza, di non utilizzare la loro musica durante i suoi comizi. Già nel 2016, durante la sua prima corsa presidenziale, i Rolling Stones, Adele, Neil Young e Steven Tyler degli Aerosmith avevano chiesto a Trump di smettere di usare la loro musica, seguiti dai R.E.M. nel 2020.
Dopo l’apparizione a sorpresa durante la notte dei Grammy, la cantante 56enne si è esibita alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2024 di Parigi. Un momento di grande commozione, a due anni di distanza da quando si è aperta sulla sua malattia, la sindrome della persona rigida. Si tratta di una neuropatia periferica che progredisce in maniera lenta e causa vari sintomi, tra i quali rigidità del torace e degli arti, spasmi e talvolta pseudo-ipertrofia muscolare, con cui la straordinaria interprete continua a lottare.
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Fonte: CBS
Foto: Cindy Ord/Getty Images; Brandon Bell/Getty Images
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