Fair Play, atteso thriller con Alden Ehrenreich e Phoebe Dynevor, è diventato nelle ultime ore il film più discusso del Sundance Film Festival attualmente in corso. A destare particolare scalpore è stata la scena d’apertura del film nella quale sembra venga mostrata una scena di sesso decisamente cruenta.
I due attori interpretano una coppia di neo fidanzati, Luke e Emily, impegnati a tenere segreta la loro relazione in quanto dipendenti della stesso spietato fondo speculativo. Secondo quanto riportato da Variety la scena in questione vede i due personaggi partecipare ad un matrimonio per poi intrufolarsi in un bagno per consumare un rapporto sessuale che lascio l’elegante vestito di raso indossato da Emily ricoperto di sangue.
La realizzazione della scena ha incontrato l’entusiasmo di Phoebe Dynevor, la quale non ha mancato di sottolinearne l’intensità: «Mi sono davvero divertita. Quando ho letto la sceneggiatura ho pensato ‘Alleluia!’ Non avevo mai visto una scena del genere in un film. Succede. Non voglio anticipare troppo, ma è stato molto divertente portarla in scena».
Dal canto suo Alden Ehrenreich non aveva dubbi che la scena avrebbe scioccato il pubblico del Sundance. L’attore aveva infatti già avuto modo di vedere il film in presenza del pubblico all’anteprima dello scorso venerdì, dove ha potuto apprezzarne la reazione dal vivo: «È stato meraviglioso vedere il film in presenza del pubblico. Ritrovarsi nella stanza e ascoltare la loro reazione dal vivo è stato fantastico».
Girare una scena simile ha tuttavia richiesto una perfetta pianificazione con i due attori che si sono preparati alla performance con il contributo di un coordinatore di intimità, come confermato dalla Dynevor: «Abbiamo avuto una settimana di prove prima di portarla sul set. A quel punto sembrava che sapessimo cosa stavamo facendo».
Pianificazione che tuttavia secondo Alden Ehrenreich non aveva tenuto adeguatamente conto dell’incredibile quantità di sangue usata nella scena: «Ricordo che ad un certo punto c’era davvero troppo sangue. È stato pazzesco».
La piega ‘sanguinolenta’ presa dalla situazione suscita poi una certa ilarità nei due protagonisti di Fair Play, reazione che secondo la regista del film Chloe Domont aiuta il pubblico a entrare in sintonia con i due personaggi: «Sono deliziosamente disfunzionali e umani. Li ami a causa della confusione e di come reagiscono ad essa. In quel momento devi innamorarti di questi personaggi in questo momento, e come puoi far sì che ciò avvenga nel modo più umano? È una combinazione di amore e confusione».
Un rapporto tra i due protagonisti che, come anticipato dalla regista, è destinato a mutare in seguito alla promozione di Emily in seno all’azienda. Evento quest’ultimo che cambierà la dinamica di potere tra i due: «Ho pensato che il mondo della finanza fosse un ottimo sfondo per la storia perché la posta in gioco è matura per il dramma. Si nutre della tossicità della relazione, e viceversa».
Intanto il thriller psicologico della regista esordiente sembra essere già riuscito ad attirare le attenzioni dei distributori. In particolare è stata Netflix a spuntarla per una cifra vicina ai 20 milioni di dollari, aggiudicandosi Fair Play per il proprio catalogo streaming. Il film dovrebbe essere diventare disponibile sulla piattaforma nel corso del 2023.
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Foto: GettyImages / Monica Schipper
Fonte: Variety
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