Era abbastanza ovvio che un film come C’era una volta… a Hollywood avrebbe suscitato delle polemiche. Il lungometraggio di Quentin Tarantino, infatti, non solo coinvolge dei personaggi realmente esistiti, ma parte pure da una drammatica pagina di cronaca nera, e stiamo chiaramente parlando del massacro compiuto dalla gang di Charles Manson, e che ha visto tra le proprie vittime anche Sharon Tate, l’allora moglie di Roman Polanski.
Ebbene, sappiate che l’attuale moglie del regista, Emmanuelle Seigner, non ci sta. La rinomata attrice francese è contenta di sapere che le recensioni arrivate dal Festival di Cannes siano positive, ma nel contempo si sente fortemente disturbata dal concept, dato che secondo lei, il film «usa la tragedia nella vita di qualcuno per camminarci sopra». In aggiunta, la Seigner sostiene che Hollywood ha ormai esiliato suo marito Roman Polanski, ma evidentemente l’industria non ha problemi a usare la sua immagine per fare un po’ di soldi: «Dico solo che a Hollywood non disturba fare un film che s’ispira a Roman e alla sua tragica storia… nel frattempo, però, l’industria l’ha escluso».
Infine, l’attrice ha dichiarato che né Tarantino né altri hanno in qualche modo coinvolto Polanski nel progetto, nonostante quella che viene raccontata sia – anche parzialmente – la sua storia.
Insomma, voi che ne dite? Pensate che la Seigner abbia dei validi motivi per scagliarsi contro C’era una volta… a Hollywood? Interpretato da Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie e Al Pacino, ricordiamo che l’attesissimo film uscirà nelle sale italiane a settembre: qui la nostra recensione.
Fonte: Emmanuelle Seigner
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