L’interprete del massiccio Tyrese di The Walking Dead non ha, evidentemente, il dono della pazienza. L’attore, infatti, è stato immortalato nel weekend in un video amatoriale girato nella metropolitana newyorkese dove si lancia in un’invettiva di una manciata di minuti che ha lasciato basiti e un po’ spaventati gli altri passeggeri.
L’attore, che ha militato nel cast regolare della serie cult sugli zombie fino alla metà dell’ultima stagione, si è prodotto in una calorosa e scoordinata denuncia dei drammatici fatti legati alla morte del 25enne afroamericano Freddy Gray, arrestato e poi deceduto per le ferite inflitte da sei poliziotti di Baltimora (la città protagonista di The Wire, cop drama di cui Coleman ha fatto parte).
Coleman si è poi scusato tramite il suo agente per aver perso le staffe e ha spiegato che la sua esternazione è stata provocata da due passeggeri che, interrogandosi su dove lo avessero visto e se fosse famoso, sono scaduti in un appellattivo razzista (quella “n-word” – parola la cui iniziale è “n” – che negli Stati Uniti veniva utilizzata frequentemente fino a quarant’anni fa e oggi è considerata tanto offensiva da non poterla scrivere o pronunciare per esteso). Le basi per uno sfogo c’erano tutte.
Fonte: TMZ
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