La denuncia risale al Natale scorso quando la moglie Brooke Mueller aveva raccontato alla polizia di essere stata minacciata dal marito con un coltello durante un litigio. Nonostante la donna abbia poi ritirato la denuncia, l’azione legale ha proseguito il suo corso e Charlie Sheen, che si è sempre proclamato innocente, rischiava una condanna fino a tre anni di carcere. Usiamo il passato perché l’attore ha infine deciso di dichiararsi colpevole in cambio della garanzia che la pena non sarà superiore ai 30 giorni di carcere, che per buona condotta potrebbero addirittura ridursi a 15.
Così lunedì prossimo (7 giugno) Charlie Sheen si presenterà davanti al tribunale di Aspen (Colorado) per rispondere alle accuse avanzate dalla moglie e iniziare fin da subito a scontare i giorni di carcere. Questa sarebbe l’unica soluzione per evitare una condanna più pesante. Dopo i giorni di detenzione e, forse, anche un corso di 36 ore per imparare a contenere la rabbia, Sheen potrà tornare in libertà. Presto (a ottobre) lo rivedremo anche sul grande schermo, al fianco di Michael Douglas & Co. nel sequel di Wall Street. (Foto Kikapress)
Charlie Sheen sconterà 30 giorni in prigione
Lunedì prossimo l'attore comparirà davanti al tribunale del Colorado e si dichiarerà colpevole dell'accusa di violenze domestiche ai danni della moglie Brooke Mueller