Giovanissima (19 anni compiuti a settembre), ma già una delle più note doppiatrici italiane: a Best Movie Comics & Games è arrivata l’amatissima Chiara Fabiano per un talk moderato dalla giornalista, divulgatrice e content creator Marta Perego.
Doppiatrice fin dalla tenerissima età, Chiara è tra le nuove voci più riconosciute del doppiaggio italiano. Complice di questo successo la fama dei suoi personaggi: è nota infatti per aver doppiato la protagonista Jenna Ortega nella serie Mercoledì e Millie Bobby Brown in Stranger Things e ha debuttato come attrice nello show One Wish.
Insieme al fratello Mattia Fabiano, a sua volta doppiatore, Chiara gestisce un profilo TikTok da oltre 620k follower in cui parla del suo lavoro e dei suoi hobby. «Ho iniziato lo stesso giorno in cui ha iniziato anche lui, a quattro anni – racconta lei – Abbiamo doppiato la scena di due fratelli che giocavano a basket. All’inizio era solo una passione e un gioco, mentre adesso è un vero e proprio lavoro. Doppiare i supereroi è sempre stato il sogno di mio fratello, mentre il mio è quello di doppiare le principesse. Tra Biancaneve e Cenerentola sceglierei la prima, è la mia preferita».
«Chiaramente nel mestiere di doppiatore ci sono anche dei trucchetti – precisa – per esempio ho scoperto che versandoti dell’acqua sulla mano e inspirandola dal naso puoi ricreare lo stesso effetto del pianto e una volta mi è capitato di doverlo fare. Ci vuole uno sforzo fisico enorme per essere concentrati sia fisicamente che mentalmente».
La doppiatrice ha sottolineato come doppiare le dia la meravigliosa possibilità di viaggiare nel tempo e viaggiare per il mondo: «Ti dà la possibilità di interpretare personaggi completamente diversi da ciò che sei e amo moltissimo doppiare sceneggiati e film in costume dell’Ottocento, è emozionante vivere come vivevano loro. Adoro i film romantici e drammatici e Orgoglio e pregiudizio è il mio romanzo preferito. Quando ho doppiato il primo film, Paranoraml Activity 3, avevo 6 anni. Da piccola ho sempre doppiato la bambina posseduta, ma vi assicuro che doppiare quelle sequenze non fa affatto paura, anzi è molto divertente! Quando ero più piccola non mi piaceva risentirmi, ma è molto utile per capire dove hai sbagliato e dove puoi migliorare».
«Non sentirsi capite è qualcosa che accomuna sia Undici che Mercoledì, ma spesso non sentirsi capiti è proprio quello che fa la nostra forza – spiega Chiara, per poi spostare l’argomento sul suo personale incontro dal vivo con l’attrice di Stranger Things – Ho iniziato a doppiare Undici a undici anni e, curiosamente, anche Millie Bobby Brown ha iniziato a interpretarla a undici anni. Incontrarla è stato tanto emozionante quanto strano. Soprattutto sentirla parlare in inglese, perché io l’ho sempre immaginata con la mia voce!».
«Mercoledì non è una che mostra le sue debolezze e questa cosa mi piace, la invidio – precisa invece Fabiano sull’altro personaggio che l’ha resa una beniamina del pubblico italiano – Durante il doppiaggio mi sono segnata alcune sue battute per poterle ridire e usare nella vita reale. Undici è stata salvata dall’amicizia e ha un costante bisogno di stare coi suoi amici, mentre Mercoledì da questo punto di vista è più difficile, ma si renderà conto anche lei di quanto gli amici siano indispensabili. Per me scegliere una tra loro due sarebbe come scegliere tra mamma e papà, non posso farlo, mi hanno dato entrambe la possibilità di conoscere me stessa e maturare».
Nel futuro di Chiara Fabiano, che al termine dell’incontro ha ricevuto a sorpresa il Best Movie Award 2023, la priorità oltre al suo mestiere di doppiatrice rimangono però gli studi, visto che sta per fare la maturità e nel suo futuro c’è l’impegno universitario al quale non vuole assolutamente venire meno. «A ottobre inizierò l’università, mi è sempre piaciuto studiare di notte in realtà e penso che continuerò a farlo. Sono una secchiona, in generale mi piace studiare qualsiasi cosa. Ho deciso di iniziare giurisprudenza perché è una cosa che mi è sempre piaciuta e per cui sono forse anche più portata rispetto ad altro: ho lasciato perdere le cose scientifiche, nonostante abbia fatto un liceo scientifico. I miei genitori mi hanno cresciuta fin da piccola mettendo sempre lo studio al primo posto, doveva venire prima del doppiaggio».
Leggi anche: «Sono un bravo ragazzo!»: la Montagna del Trono di Spade si racconta al Best Movie Comics and Games
© RIPRODUZIONE RISERVATA