Chris Hemsworth rinnega un film dell'MCU: «Sono diventato la parodia di me stesso»
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Chris Hemsworth rinnega un film dell’MCU: «Sono diventato la parodia di me stesso»

L'attore, dopo una lunga pausa dal lavoro, ha le idee molto chiare sul futuro e sui suoi errori passati

Chris Hemsworth rinnega un film dell’MCU: «Sono diventato la parodia di me stesso»

L'attore, dopo una lunga pausa dal lavoro, ha le idee molto chiare sul futuro e sui suoi errori passati

Chris Hemsworth

Chris Hemsworth rompe il silenzio e ribadisce che non ha alcuna intenzione di ritirarsi dalla scene. Eppure, dopo un grave infortunio alla schiena e un intero anno lontano dalle luci dei riflettori, l’attore conferma anche di aver riflettuto profondamente sulla propria carriera e sul tipo di film e di ruoli che da adesso in poi ha intenzione di accettare.

«Ho rifiutato anche grandi film d’azione ai quali mancava una sceneggiatura solida», precisa così il divo australiano, reso celebre dal ruolo di Thor nel Marvel Cinematic Universe, il quale desidera anche chiarire una volta per tutte di non essersi ammalato di Alzeheimer.

Due anni fa, la notizia di aver scoperto di essere in possesso dei geni che predispongono alla malattia, aveva aperto il campo alle più fantasiose speculazioni: «La cosa mi ha davvero fatto inc****re perché, nonostante avessi chiarito che non si trattava di una condanna a morte, si è diffusa la notizia che avessi la demenza e stessi riconsiderando la vita, pensando al pensionamento e così via», chiarisce Chris Hemsworth. Ma, quanto al suo futuro, la predominanza di ruoli di genere Action e gli errori commessi in passato, l’attore ha le idee chiare. Ad esempio, dichiarandosi apertamente pentito della sua performance nel controverso Thor: Love and Thunder di Taika Waititi«Mi sono lasciato coinvolgere dall’improvvisazione fino a diventare una parodia di me stesso».

Rispetto al suo lungo periodo di riflessione, Chris Hemsworth prosegue: «Avevo impegnato tutte le energie che avevo per così tanto tempo, spinto dall’ossessione di costruire questa carriera, che ero esausto. Niente mi divertiva più come un tempo, giravo un film dietro l’altro e facevo tournée promozionali. Ero sposato e avevo tre figli piccoli, e tutto accadeva nello stesso momento. Iniziavo a capire che dovevo selezionare ed essere più critico e a chiedermi: “Perché sto facendo questo film? Perché non mi chiamano Scorsese o Tarantino?”».

La crisi e tutti i dubbi riguardo le sue scelte come attore non riguardano comunque l’attesissimo Furiosa: A Mad Max Saga. Al contrario, l’attore confessa di aver atteso quasi 10 anni di interpretare il personaggio di Dementus, ovvero dal 2015, quando è rimasto incredibilmente colpito da Mad Max: Fury Road. E quanto a lui, il regista George Miller ha solo parole di encomio: «Ciò che mi ha sorpreso è stata la sua visione del lavoro, di sé stesso e del mondo in generale. Mi sono trovato davanti una persona molto più complessa e riflessiva di quanto immaginassi.»

Foto Jamie McCarthy/Getty Images

Fonte: Vanity Fair 

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