Christopher Nolan è tornato a parlare dei suoi film, spiegando finalmente nel dettaglio, in una delle rare occasioni in cui si è spinto a farlo, perché rende i suoi lavori cinematografici così complicati e perché si avvale di narrazioni complesse e non lineari per inserire nelle proprie storie degli elementi di mistero, che la fruizione televisiva ha di fatto, a suo dire, sottratto loro.
Dal gioco di prestigio, in tutti i sensi, The Prestige, ai mondi onirici multi-strato di Inception, fino all’entropia inversa di Tenet, molti dei film di Nolan richiedono più visioni per essere compresi appieno. In un’intervista recente al canale YouTube HugoDécrypte per promuovere il suo nuovo fillm Oppenheimer, Nolan ha affrontato la natura complessa dei suoi film e, utilizzando una frase da Tenet per introdurre la sua spiegazione, ha esplorato la storia del cinema per comunicare il suo approccio alla narrazione.
Di seguito il commento completo di Nolan in proposito:
“Non cercate di capire, lasciatevi trasportare. Non vedo i film in termini di equilibrio tra semplicità e complessità, penso che si tratti davvero di una questione di mistero. E le nostre aspettative nei confronti dei film, davvero per tutta la mia vita, ma soprattutto negli anni ’50, sono state influenzate dalla televisione e dalle sue aspettative”.
“E a volte questo è un peccato. Quindi spesso utilizzo strutture non lineari. Questa era una cosa che si faceva molto nell’era del cinema muto, nei primi film sonori e fino a quando non è arrivata la televisione, che ha imposto un approccio più semplice e lineare, per via della maniera in cui abbiamo guardato la televisione dagli anni ’50 in poi“.
Il regista ha poi aggiunto:
“Poi, nel momento in cui è arrivato l’home video con i DVD e ora lo streaming, abbiamo potuto nuovamente osare di più perché puoi guardare qualcosa, puoi fermarti, puoi riavvolgere il nastro e dare un’occhiata. E quindi possiamo creare narrazioni più dense e complicate“.
“Alla fine, con l’esperienza in una sala cinematografica con il pubblico dovrebbe trattarsi di mistero. Non vuoi capire l’intera storia fin dall’inizio. Altrimenti, non c’è nulla da svelare. E quindi, sai, il compito del regista è cercare di essere un po’ avanti rispetto al pubblico, non troppo avanti, non troppo indietro. Quando sei indietro rispetto al pubblico, quest’ultimo capisce le cose prima che tu le spieghi e ne risulta frustrato in una maniera diversa”.
Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è basato sul libro di Kai Bird e Martin J. Sherwin American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer, che è valso ai suoi autori il prestigioso premio Pulitzer. La produzione ha avuto luogo in New Mexico, con un budget garantito dallo studio di circa 100 milioni di dollari. Tra i produttori del film figurano inoltre lo stesso Nolan, affiancato da Emma Thomas e Charles Roven.
Il cast coinvolto è decisamente “all-star” e vede Cillian Murphy nel ruolo dello stesso J. Robert Oppenheimer, scienziato ritenuto il “padre” della bomba atomica, mentre Emily Blunt sarà sua moglie, la botanica comunista Katherine Oppenheimer.
Robert Downey Jr. sarà presente nel ruolo di Lewis Strauss, presidente della Commissione per l’energia atomica, mentre Matt Damon sarà Leslie Groves, direttore del Progetto Manhattan. Completano il resto del cast Kenneth Branagh, Florence Pugh, Rami Malek, Josh Hartnett, Dane DeHaan, Jack Quaid, Matthew Modine, Benny Safdie, Michael Angarano, Dylan Arnold, Alden Ehrenreich e David Krumholtz.
Oppenheimer arriverà sui grandi schermi italiani il 23 agosto 2023, distribuito da Universal Pictures.
Fonte: HugoDécrypte / YouTube
Foto: Getty (Pascal Le Segretain/Getty Images)
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