Gli americani lo hanno capito da tempo: i fumetti sono un pozzo di petrolio, una miniera d’oro per l’industria cinematografica. Marvel docet: insieme a Disney ha cambiato non solo il modo di concepire i cinecomics, ma ha portato il linguaggio della serialità orizzontale sul grande schermo e mostrato al mondo dell’entertainment le potenzialità di una proprietà intellettuale gestita bene.
Questo ultimo punto è cruciale in questo business: una property di un personaggio di successo è oggi considerata una delle maggiori ricchezze per chi fa entertainment, e contemporaneamente, lanciare una nuova proprietà intellettuale in un mercato “denso” come quello dell’intrattenimento è anche una delle attività a più alto rischio. Motivo per cui al cinema impazzano remake, reboot, prequel e sequel, per cui c’è un’invasione di superhero movies, per cui su brand come Star Wars c’è una strategia basata su spin-off, serie cartoon e film annuali: investire su un brand già noto, con una fanbase ben identificata, conviene.
Cosa c’entra tutto questo con il mondo del fumetto italiano? Ebbene, abbiamo in casa un mercato unico al mondo per dati di vendita, produttività, autori, personaggi sfruttabili e persino per eventi al pubblico. Parliamo di eccellenze a livello mondiale qualitative e quantitative. Eppure l’ultimo film tratto da un fumetto italiano risale a sette anni fa quando gli americani hanno “stuprato” Dylan Dog con un prodotto indegno del nome che portava, mostrando esattamente cosa NON fare in termini di gestione di un personaggio famoso.
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Questo articolo è la prima parte di una inchiesta pubblicata su Box Office del 15 febbraio 2017. Potete leggere tutto l’articolo scaricando la app di Box Office qui.
Le altre parti dell’inchiesta verranno pubblicate online su bestmovie.it nei prossimi giorni.
Di seguito tutte le parti dell’inchiesta pubblicate:
Cinema e fumetti made in Italy: Tex batte Spiderman
Cinema e fumetti Made in Italy: chi sono i lettori di fumetti?
Cinema e fumetti made in Italy: il (falso) problema dell’internazionalità
Cinema e fumetti made in Italy: da serie b a cultura con la C maiuscola
Cinema e fumetti made in Italy: parola d’ordine, Transmedialità
Cinema e fumetti made in Italy: proprietà intellettuali, istruzioni per l’uso
Cinema e fumetti made in Italy: Diabolik, una storia infinita
Cinema e fumetti made in Italy: aspettando Dylan e Tex
Sotto la gallery con i film tratti da fumetti italiani, i protagonisti dell’inchiesta Roberto Recchioni, Michele Masiero, Mario Gomboli e Vincenzo Sarno, i progetti transmediali tra cinema e fumetto e altri in via di sviluppo.
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