Hugh Hudson, il regista britannico noto al grande pubblico per aver diretto l’iconico film Momenti di gloria, si è spento nella sua casa di Londra all’età di 86 anni.
Ne ha dato il triste annuncio la famiglia del filmmaker, con un comunicato che svela qualche dettaglio in più sulla sua dipartita. Questo recita: Hugh Hudson, 86, amato marito e padre, è morto il 10 febbraio all’ospedale di Charing Cross dopo una breve malattia. Lascia sua moglie Maryam, suo figlio Thomas e la sua prima moglie Sue.
Nato a Londra il 25 agosto 1936, Hudson ha legato indissolubilmente il suo nome a quello di Momenti di gloria, indimenticabile film incentrato sulla rivalità sportiva tra due corridori britannici – divisi dalla loro fede e dal loro status sociale – che finirà per sfociare alle Olimpiadi del 1924.
Il film ricevette ben sette nomination agli Oscar del 1982, vincendone quattro, tra i quali spicca quello per il Miglior film, e aggiudicandosi inoltre la statuetta per la Migliore sceneggiatura, i Migliori costumi e la Miglior colonna sonora a Vangelis. Il film valse inoltre una nomination allo stesso Hudson per il Miglior regista, ed è stato nominato anche per il Miglior montaggio e per il Miglior attore non protagonista grazie alla performance di Ian Holm.
Momenti di gloria è rimasto impresso nell’immaginario collettivo anche grazie alla celebre colonna sonora composta dal compositore greco Vangelis, la quale – soprattutto grazie alla traccia Chariots of Fire – si affermò a stretto giro di posta come uno dei maggiori temi musicali legati al mondo delle imprese sportive.
Sul fronte cinematografico Hugh Hudson è inoltre conosciuto per aver realizzato nel 1984 Greystoke – La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie, uno dei migliori adattamenti sul grande schermo dedicati al noto personaggio nato dalla penna di Edgar Rice Burroughs. Oltre allo stesso Ian Holm, il film ha visto Christopher Lambert nel ruolo del protagonista e ha segnato l’esordio di Andie McDowell sul grande schermo col ruolo di Jane Porter.
Apprezzato regista di documentari, nel 1981 Hudson raggiunse inoltre una grande notorietà nel campo grazie a Fangio: Una vita a 300 all’ora, documentario dedicato all’iconico campione di Formula 1. Nel 2000 diresse invece Sognando l’Africa, film tratto dal romanzo autobiografico di Kuki Gallmann Sognavo l’Africa, che presentava nel cast Kim Basinger, Vincent Pérez e Daniel Craig.
Foto: GettyImages / Sylvain Lefevre
Fonte: Variety
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