Guardiani della Galassia, James Gunn conferma una teoria su Rocket. E rende la sua storia ancora più straziante
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Guardiani della Galassia, James Gunn conferma una teoria su Rocket. E rende la sua storia ancora più straziante

Le ragioni dietro un noto comportamento tenuto dal procione nelle sue precedenti apparizioni sono finalmente state spiegate

Guardiani della Galassia, James Gunn conferma una teoria su Rocket. E rende la sua storia ancora più straziante

Le ragioni dietro un noto comportamento tenuto dal procione nelle sue precedenti apparizioni sono finalmente state spiegate

guardiani della galassia

Guardiani della Galassia Vol. 3, come sappiamo, ha chiuso l’arco narrativo di alcuni membri dello sgangherato team di eroi spaziali, tuttavia uno dei maggiori punti di interesse del film è stato il poter scoprire maggiori elementi sul traumatico passato di Rocket, sui quali il procione ha sempre mantenuto un atteggiamento piuttosto evasivo.

Nelle ultime ore è stato lo stesso regista del film, James Gunn, rispondendo alla domanda diretta di un fan a svelare il legame tra una gag ricorrente di Rocket e le tragiche vicende che lo hanno portato a diventare il personaggio che tutti conosciamo.

ATTENZIONE!
Da qui in avanti sono presenti SPOILER sulla trama de Guardiani della Galassia Vol. 3

Come sanno bene coloro che hanno visto il film al cinema, la terza avventura in solitaria dei Guardiani approfondisce la storia dietro la creazione di Rocket, mostrando come questo, da cucciolo, fu sottoposto a crudeli esperimenti e torture da parte dell’Alto Evoluzionario e dei suoi scienziati.

In seguito, Rocket divenne amico di altri animali terrestri sottoposti agli esperimenti a loro volta, come la lontra Lylla, la coniglietta Floor ed il tricheco Teefs. Questi finirono tutti uccisi dall’Alto Evoluzionario nel tentativo da parte di Rocket di liberarli. A questo punto è d’uopo fare un passo indietro.

Nelle precedenti apparizioni di Rocket, tra cui quella avvenuto in Avengers: Infinity War, una delle gag più amate dai fan vede il procione mostrare un interesse al limite del patologico verso le protesi robotiche altrui. Nel corso del tempo, Rocket ha infatti escogitato piani per rubare una gamba protesica ed un occhio bionico, prendendo di mira persino il braccio di Bucky Barnes aka Soldato d’Inverno.

Un fan su Twitter ha chiesto a Gunn se tale ossessione del procione non fosse in qualche modo legata al ricordo dei suoi tre amici, dotati appunto di rispettive braccia robotiche (Lylla), gambe robotiche (Floor) e una protesi orbitale (Teefs). Il regista ha sostanzialmente dato risposta positiva, confermando una suggestione che – se possibile – rende la personale storia di Rocket ancora più tragica.

Potete vedere QUI il tweet con l’inequivocabile risposta di James Gunn.

La sinossi ufficiale del film recita: In Guardiani della Galassia Vol.3 dei Marvel Studios la nostra amata banda di disadattati si sta sistemando su Knowhere. Ma non passa troppo tempo prima che le loro vite vengano sconvolte dall’eco del turbolento passato di Rocket. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire intorno a sé la sua squadra per una pericolosa missione atta a salvare la vita di Rocket – una missione che se non verrà portata a termine con successo potrebbe segnare la fine dei Guardiani per come li conosciamo.

Guardiani della Galassia Vol. 3 è attualmente in programmazione nelle sale.

Cosa ne pensate di questa rivelazione di James Gunn? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: Marvel Studios

Fonte: DigitalSpy

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