Marvel Studios, licenziata una figura chiave del MCU. E i retroscena sono sorprendenti
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Marvel Studios, licenziata una figura chiave del MCU. E i retroscena sono sorprendenti

Nelle ultime ore sono stati rivelati i dettagli di un vero e proprio terremoto che avrebbe colpito i piani alti dello studio

Marvel Studios, licenziata una figura chiave del MCU. E i retroscena sono sorprendenti

Nelle ultime ore sono stati rivelati i dettagli di un vero e proprio terremoto che avrebbe colpito i piani alti dello studio

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I Marvel Studios nelle ultime ore hanno perso una delle figure che maggiormente hanno contribuito al successo del Marvel Cinematic Universe nel corso degli anni.

Si tratta di Victoria Alonso, produttrice esecutiva di numerosi film e serie dello studio, la quale lascerà la sua carica dopo 17 anni passati a fianco di Kevin Feige e soci. Coinvolta come co-produttrice fin dai tempi di Iron Man nel 2008, la Alonso era entrata nelle fila dei Marvel Studios nel 2006 con il ruolo di responsabile della divisione effetti visivi e post-produzione. Con The Avengers è poi stata promossa a produttrice esecutiva fino a diventare nel 2021 presidente del reparto effetti visivi, animazione e-post produzione.

La Alonso sarebbe stata direttamente licenziata dalla Disney per “giusta causa” in seguito a quella che viene definita come una palese e perpetrata violazione dei suoi obblighi contrattuali con la compagnia. Ma andiamo con ordine. Casus belli della questione sarebbe il coinvolgimento della Alonso nella realizzazione di Argentina, 1985, film da lei prodotto e candidato agli ultimi Oscar come Miglior film internazionale, e precedentemente presentato nel corso dell’ultimo Festival di Venezia.

La Alonso – argentina nativa di La Plata – avrebbe preso il progetto molto sul personale, cosa che l’avrebbe portata a violare apertamente le condizioni poste in essere dal suo contratto con la Casa di Topolino. Nello specifico, avrebbe violato un accordo risalente al 2018 riguardante gli standard di condotta aziendale della società, il quale prevede che i dipendenti non possano lavorare a progetti di studi concorrenti.

Secondo alcune fonti, la produttrice non avrebbe chiesto il permesso all’azienda di lavorare ad Argentina, 1985, omettendo inoltre di mettere al corrente i suoi superiori. In seguito a ripetuti avvertimenti – a quanto pare ignorati dalla stessa Alonso – la situazione sarebbe poi precipitata nelle ore appena precedenti agli Oscar.

Una volta preso atto del coinvolgimento della Alonso in Argentina, 1985 – distribuito su Prime Video – la Disney avrebbe concesso una dispensa alla produttrice a patto che cessasse il suo lavoro sul film e non partecipasse attivamente alla promozione dello stesso. Una richiesta che è stata apertamente disattesa e che ha visto Victoria Alonso partecipare attivamente ad attività promozionali per poi presentarsi sul red carpet degli Oscar come produttrice di Argentina, 1985 e non in veste di dirigente Marvel per Black Panther: Wakanda Forever. Quest’ultimo fattore avrebbe quindi portato la Disney al “licenziamento per giusta causa” nei confronti della produttrice argentina.

In seguito alla diffusione della notizia del suo allontanamento, Patty Glaser – avvocato della Alonso – ha rilasciato una dichiarazione dai toni piuttosto decisi a nome della sua cliente:

L’idea che Victoria sia stata licenziata a causa di una manciata di interviste rilasciate a mezzo stampa relative a un progetto di passione personale sui diritti umani e la democrazia, il quale è stato nominato all’Oscar e che ha prodotto con la benedizione della Disney, è assolutamente ridicola. Victoria, una latina gay che ha avuto il coraggio di criticare la Disney, è stata messa a tacere. Poi è stata licenziata quando ha rifiutato di fare qualcosa che credeva fosse riprovevole. Disney e Marvel hanno preso una pessima decisione che avrà gravi conseguenze. C’è molto di più in questa storia e Victoria la racconterà a breve, in un modo o nell’altro.

Allo stato attuale delle cose non è chiaro quali possano essere gli elementi e le dinamiche definite come “riprovevoli” alle quali la Alonso si sarebbe rifiutata di sottostare. Tuttavia, tra gli elementi che avrebbero mandato la Disney su tutte le furie, vi sarebbe il fatto che l’attività promozionale per Argentina, 1985 – e i giorni di ferie presi successivamente – non avrebbe permesso alla Alonso di seguire a dovere la post-produzione e relativi effetti visivi dei progetti attualmente in lavorazione presso i Marvel Studios.

La questione degli effetti visivi negli ultimi anni è in effetti diventata una spina nel fianco di Kevin Feige e soci. Nell’ultimo anno sono infatti emerse una serie di rimostranze manifestate dai dipendenti dagli studi VFX in relazione alle tempistiche sempre più strette richieste dai Marvel Studios. La sempre maggiore quantità di film e serie TV messe in produzione dallo studio ha inevitabilmente portato ad una mole di lavoro sempre maggiore, che ha messo pesantemente sotto stress gli studi VFX ben oltre il previsto. Secondo alcune voci di corridoio, la figura della Alonso sarebbe quindi diventata rapidamente invisa ad essi in virtù dei ritmi massacranti imposti a più riprese, al punto da portare alcuni studi a rifiutare di lavorare su progetti Marvel.

I Marvel Studios rimangono tuttavia uno dei clienti più redditizi delle case di produzione e l’industria degli effetti visivi sta seguendo con grande attenzione le vicende dietro il licenziamento di Victoria Alonso. Al momento non è chiaro chi prenderà il suo posto, anche se per ora parte dei suoi precedenti incarichi sono stati assegnati alla produttrice e supervisore VFX Jen Underdahl.

Il programma più che aggressivo di release cinematografiche e televisive dei Marvel Studios potrebbe presto rallentare con il ritorno di Bob Iger come CEO di Disney. Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi di questa intricata vicenda.

Cosa ne pensate di questa intricata storia? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: Marvel Studios

Fonte: The Hollywood Reporter

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