Ritorno al Futuro, Michael J. Fox su un possibile reboot senza di lui: «Fate ciò che volete, io sono già stato pagato»
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Ritorno al Futuro, Michael J. Fox su un possibile reboot senza di lui: «Fate ciò che volete, io sono già stato pagato»

La star ha espresso molti dubbi su un ipotetico riavvio della saga ma il suo amico e collega Christopher Lloyd sembra essere di tutt'altro avviso

Ritorno al Futuro, Michael J. Fox su un possibile reboot senza di lui: «Fate ciò che volete, io sono già stato pagato»

La star ha espresso molti dubbi su un ipotetico riavvio della saga ma il suo amico e collega Christopher Lloyd sembra essere di tutt'altro avviso

michael j fox - Ritorno al futuro

Da anni si vocifera di una possibile nuova iterazione di Ritorno al Futuro, l’amatissima commedia sci-fi diretta da Robert Zemeckis che nel 1985 regalò la definitiva notorietà a Michael J. Fox e Christopher Lloyd.

Nonostante il regista abbia posto il veto più volte nel corso degli anni, i rumors in tal senso non si sono mai placati del tutto. Tentare la via del reboot di un franchise così saldo nell’immaginario popolare a quasi quattro decenni di distanza sarebbe senza dubbio un’operazione a dir poco rischiosa, e quasi sicuramente destinata al fallimento. Soprattutto alla luce dell’assenza dello stesso Michael J. Fox. Ma come accoglierebbe un potenziale reboot la star del film originale?

In una recente intervista rilasciata a Variety, Michael J. Fox ha espresso il suo punto di vista su tale eventualità, dicendosi tuttavia decisamente scettico su più fronti:

Non sono mai stato un fanatico. Direi ‘Fate ciò che volete, è il vostro film’. Per quanto mi riguarda sono già stato pagato. Tuttavia, non credo che sia un progetto necessario, non credo abbia bisogno di un reboot. Insomma, rimangono degli aspetti da chiarire? Pensate di poter trovare un miglior senso dell’intera storia? Lo dubito.

Fox ha poi svelato come ad inizio anni ’90 ci furono dei discorsi preliminari per realizzare un quarto capitolo di Ritorno al Futuro:

Sono sicuro che qualcuno ci abbia pensato. Ma io all’epoca mi trovavo alle prime fasi del Parkinson, quindi non so se avrei voluto farlo. Ritorno al Futuro – Parte III era stato ben accolto, ci potrebbero essere stati dei confronti ma per quanto mi riguarda non sono mai stato coinvolto.

Se Michael J. Fox non sembra nutrire un particolare entusiasmo per un reboot della saga, la posizione di Christopher Lloyd sembra invece essere ben più accondiscendente:

Mi piacerebbe fare un sequel, ma penso che Bob Zemeckis e Steven Spielberg siano convinti di aver raccontato tutta la storia nei tre episodi. Ma se qualcuno avesse un’idea brillante che possa giustificare un quarto film, allora questo potrebbe diventare realtà.

Lloyd ha poi spiegato come secondo lui un eventuale ritorno su schermo dei loro personaggi potrebbe ancora godere di una certa chimica:

C’é sempre stata una certa intesa tra di noi. Non ho mai dovuto lottare per capirmi con Michael. Non c’è mai stato alcun conflitto. […] Sento che potremmo tornare a rifarlo dopo tutti questi anni e non pensare troppo al rapporto tra Marty e Doc.

Insomma, se le iniziative legate al franchise richiamano una grande quantità di pubblico ancora oggi e questo risulta ancora molto amato a quasi quattro decenni di distanza, sembra davvero improbabile che ciò possa tradursi in un reboot cinematografico a a nuove produzioni legate ad esso. Sempre che, come suggerito da Christopher Lloyd, qualcuno non si faccia avanti proponendo un’idea davvero brillante…

Intanto è disponibile da pochi giorni Still: A Michael J. Fox Movie, documentario diretto dal regista David Guggenheim, già premio Oscar per Una scomoda verità del 2006, incentrato sulla quotidianità dell’amato attore alle prese con la sfida del Parkison. Il documentario è disponibile in streaming su Apple TV+ dal 12 maggio.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: Mike Coppola / GettyImages

Fonte: Variety

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