Sucker Punch, Zack Snyder svela il vero finale del film e fa sognare i fan che vogliono vederlo
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Sucker Punch, Zack Snyder svela il vero finale del film e fa sognare i fan che vogliono vederlo

Il regista di Justice League ha affrontato le critiche, comunque molto amato dai suoi fan

Sucker Punch, Zack Snyder svela il vero finale del film e fa sognare i fan che vogliono vederlo

Il regista di Justice League ha affrontato le critiche, comunque molto amato dai suoi fan

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Ci risiamo! Zack Snyder, dopo essere riuscito a strappare una milionaria director’s cut di Justice League alla Warner Bros., ha rivelato di avere intenzione di provarci anche per un altro suo film diventato un piccolo cult tra i suoi appassionati ma non esattamente osannato da critica e pubblico. Parliamo di Sucker Punch, autentico flop al botteghino ma il cui vero finale non è mai stato mostrato.

Uscito nel 2011, il fantasy action con Emily Browning, Vanessa Hudgens, Abbie Cornish, Jena Malone, Carla Gugino e Oscar Isaac, ha incassato la miseria di 89 milioni in tutto il mondo. Troppo poco per giudicarlo lontanamente un successo, ma nella filmografia di Snyder ha un posto speciale perché è il suo primo film originale dopo L’alba dei morti viventi, 300, Watchmen e Il regno di Ga’Hoole. Anche per questo, il regista ha dimostrato durante un’intervista di portarselo ancora dentro: «È stato un film molto polarizzante – ha detto -. Onestamente però, le persone che incontro mi dicono che Sucker Punch è il loro mio film preferito e normalmente sono giovani ragazze. È come una canzone della Morrissey o qualcosa del genere».

Anche in questo caso, a quanto pare, a mettersi di mezzo sarebbero stati gli studios. Snyder però non è il tipo di regista da lasciare una sua idea nel cassetto o, peggio, mal presentata sul grande schermo. Per questo punta alla director’s cut anche di questo film: «La vedrete un giorno, ne sono sicuro». Cosa ci sarà di nuovo? Il finale, a quanto pare: «In quello originale Babydoll è sulla sedia nello scantinato assieme a Blue – è stata già lobotomizzata – e quando il poliziotto le punta la luce addosso, il set si rompe, lei si alza e inizia a cantare sul palco».

Poi ha continuato a raccontare: «Canta ‘Ooh, Child, things are gonna get easier’ [canzone dei Five Stairsteps, ndr]. Blondie e tutte le persone che sono state uccise si uniscono a lei e l’idea è che in una qualche strana maniera, anche se lobotomizzata, sia bloccata in questo loop infinito di euforica vittoria. È stranamente non ottimista e ottimista allo stesso tempo. Questo è il tono del finale. Lo abbiamo testato e lo studio ha pensato fosse troppo strano, quindi lo abbiamo cambiato».

Zavk Snyder, nell’intervista, è entrato poi ancora più nel merito delle critiche ricevute dal film, accusato di aver “sfruttato” i personaggi femminili rappresentandoli come fantasie di adolescenti. «Penso che la critica principale al film sia che è stato troppo incentrato sullo sfruttamento. Le persone lo hanno preso come se le ragazze che combattono fosse il film stesso, ma penso che sia un po’ scoraggiante». Il punto, per il regista, era un altro: «Parla direttamente al pubblico di quello che vogliono vedere. Vogliono vedere le ragazze, non la loro ribalta. Vogliono vederle in abiti sexy. […] È come un film anti-guerra che capisce la guerra fin troppo bene». 

Cosa ne pensate? Siete d’accordo con lui? Vi piacerebbe vedere una director’s cut di Sucker Punch? Diteci la vostra nei commenti.

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Foto: Dave J Hogan/Dave J Hogan/Getty Images

Fonte: Letterboxd

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