Alla sua ultima partecipazione in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, nel 2010, Sofia Coppola si è portata a casa il Leone d’Oro con Somewhere. Tredici anni dopo, la regista americana, figlia del leggendario Francis Ford Coppola e premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale di Lost In Translation nel 2004, torna al Lido per presentare Priscilla, il film che racconta la storia d’amore tra Priscilla Beaulieu ed Elvis Presley. I due si conobbero in Germania nel periodo in cui Elvis faceva parte dell’esercito statunitense. La ragazza, all’epoca quattordicenne, dovette affrontare l’opposizione dei genitori prima di poter vivere liberamente la sua relazione con il leggendario cantante e attore.
“Il film si basa su Elvis and Me – ha dichiarato la Coppola -, il libro che Priscilla ha scritto nel 1985. Leggendolo, mi ha colpito la realtà sociale e l’epoca in cui la loro storia è nata. A convincermi a lavorare al film è stato il modo schietto con il quale si raccontava, sia per quanto riguardava i suoi momenti più intimi e personali, sia per il modo in cui affrontava grandi temi e momenti fondamentali della vita di una donna come il crescere e diventare madre.”
Quando le è stato chiesto se vedesse Priscilla come un film-manifesto femminista, la regista ha commentato: “Non necessariamente. Quello che più mi interessava era raccontare gli alti e bassi, i momenti belli e quelli meno felici di una coppia. Volevo indagare le dinamiche che si sviluppano tra due partner e il modo in cui una donna, crescendo e ottenendo più sicurezza in sé, arriva ad avere un punto di vista diverso nei confronti del mondo e di se stessa“.
I giovani Cailee Spaeny e Jacob Elordi sono gli attori protagonisti del film. “Cailee ha lavorato tanto sul personaggio e le ha regalato tutta la sua sensibilità che tanto mi aveva colpito quando l’ho incontrata la prima volta – ha continuato la Coppola – mentre Jacob possedeva le due caratteristiche fondamentali per l’Elvis che volevo portare sullo schermo: un carisma innato e, agli antipodi, la sensibilità giusta per mettere a nudo la sua fragilità privata”.
“Era fondamentale avere la preparazione giusta per raccontare lo sviluppo di Priscilla – ha affermato la Spaeny -. La conosciamo che è un’adolescente e la lasciamo alla fine del film che è una donna con un punto di vista più forte e deciso nei confronti della vita. Sofia mi è sempre stata vicina e la stessa Priscilla Presley non mi ha mai fatto mancare il suo appoggio. Spero che la mia interpretazione la renda fiera“.
Jacob Elordi ha dovuto affrontare il duro compito di interpretare Elvis a poco più di un anno dall’uscita dell’amatissimo Elvis di Baz Luhrmann, con protagonsta Austin Butler. “A noi attori le sfide piacciono – ha esordito Elordi – ma non ho pensato troppo ai confronti con gli altri attori. Portare Elvis sullo schermo rappresentava per me una sfida pari al dover scalare una montagna. Non potevo permettermi distrazioni simili. Ho indossato il paraocchi, ho iniziato a correre e ho continuato fino al traguardo. Quello che contava era rendere onore a questa storia d’amore che, nonostante sia finita tanto tempo fa, non avrà mai fine. Basta sentir parlare Priscilla di Elvis per capire che il suo amore per lui non è mai scemato“.
Sofia Coppola ha concluso ringraziando proprio Priscilla Presley, presente alla conferenza, per il suo appoggio e le sue confessioni che l’hanno aiutata a delineare meglio la storia che voleva raccontare. E la stessa Priscilla è intervenuta in chiusura dell’incontro: “Quando ho visto il film per la prima volta ho guardato Sofia e l’ho ringraziata. Sullo schermo avevo appena assistito alla messa in scena della mia vita per come la ricordo. La mia scena preferita? Il finale“.
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Foto: Getty Images
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