Clint Eastwood non ha mai avuto alcun problema a dire quello che pensa, nel modo più schietto possibile. In una recente intervista di Esquire – realizzata insieme al figlio Scott -, il regista e attore premio Oscar ha parlato della situazione politica che sta animando gli Stati Uniti in questo periodo. Il duello Hillary Clinton – Donald Trump è sempre più sotto i riflettori ed Eastwood, da sempre repubblicano convinto, ha spiegato perché voterà per il magnate di New York. «Dice un sacco di cavolate, ma come fanno tutti, stampa compresa. Solo che di lui si dice subito “Oh, è razzista!”, quando invece si dovrebbe dar peso ad altre cose più importanti, è un momento difficile per la storia. Io sento di dover votare per lui, perché Hillary ha detto di voler seguire le orme di Obama…».
Sui cambiamenti che vorrebbe avvenissero in politica: «Vorrei che si lavorasse sul serio, cercando di essere più comprensivi. E forse è il mio lato paterno a parlare, ma non bisogna spendere più di quello che si ha. È questo che ci ha reso nello stato in cui siamo».
E sulla generazione di oggi, invece: «Tutti quanti, in fondo, siamo stanchi di una politica buonista. È il simbolo della generazione di fighette in cui ci troviamo adesso. Stiamo camminando sulle uova, con persone che accusano altri di essere razzisti e via dicendo. Ai miei tempi, nulla di tutto questo sarebbe stato considerato razzista».
In definitiva: «Sono del partito anti-generazione di fighette. Da non confondere con la f**a vera». E qui, c’è tutto Clint.
Fonte: Esquire
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