Come per disincanto: il cast e il regista raccontano il ritorno di Giselle e dei suoi amici nell'atteso sequel di Come d'incanto
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Come per disincanto: il cast e il regista raccontano il ritorno di Giselle e dei suoi amici nell’atteso sequel di Come d’incanto

Amy Adams, Patrick Dempsey, il regista Adam Shankman e le altre star del film ci hanno raccontato i segreti dietro la realizzazione dell'atteso sequel di Come d'incanto

Come per disincanto: il cast e il regista raccontano il ritorno di Giselle e dei suoi amici nell’atteso sequel di Come d’incanto

Amy Adams, Patrick Dempsey, il regista Adam Shankman e le altre star del film ci hanno raccontato i segreti dietro la realizzazione dell'atteso sequel di Come d'incanto

Come per disincanto _disney

C’era una volta, nel magico regno animato di Andalasia, una ragazza che sognava il bacio del vero amore e del principe col quale lo avrebbe condiviso. Un incipit decisamente classico, destinato tuttavia ad una svolta inaspettata quando entrambi vengono magicamente trasportati a New York, nella frenetica Times Square del 2007.

In quell’anno usciva Come d’incanto, film a tecnica mista col quale Disney si divertiva per la prima volta a giocare col proprio immaginario e a sovvertirne le regole con un’idea innovativa: riuscirebbe una tipica principessa Disney ad ambientarsi nel “mondo reale”, dove il celebre “e vissero per sempre felici e contenti” è un’utopia? Ora, a quindici anni di distanza, è tempo di esplorare come procede la vita di Giselle e Robert con l’imminente sequel Come per disincanto, in arrivo domani, 18 novembre, su Disney+.

In occasione della press conference mondiale dedicata alla presentazione del film, Disney ha riunito i maggiori talent coinvolti nella produzione, tra i quali spiccano le star di ritorno, Amy Adams, Patrick Dempsey e Idina Menzel, insieme alle new entry Maya Rudolph, Gabriella Baldacchino, Yvette Nicole Brown, Jayma Mays e Oscar Nuñez. Le star erano inoltre affiancate dal regista e coreografo Adam Shankman, dal produttore Barry Josephson e dal leggendario compositore otto volte premio Oscar Alan Menken, tornato nuovamente a lavorare su una produzione Disney.

Il sequel era nei piani della major da alcuni anni, tuttavia il tempo trascorso dal primo film è stato un elemento fondamentale nel creare il terreno fertile dove far crescere una storia del tutto nuova, che però rappresentasse al tempo stesso l’ideale prosieguo di quella vista nel film precedente.

Come confermato dal produttore Barry Josephson, il punto di partenza di Come per disincanto doveva essere senza dubbio la protagonista interpretata da Amy Adams, Giselle: «Tutto ruota intorno alla nuova versione di Giselle. Ci siamo chiesti, qual è il suo dilemma? Che direzione vogliamo prendere rispetto al film originale? Al tempo stesso volevamo realizzare un film del tutto diverso, che mostrasse un nuovo inizio per tutti i personaggi di ritorno dal primo film».

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Un nuovo inizio valorizzato inoltre da un’illuminazione avuta in fase di scrittura dal regista del film Adam Shankman, il quale ha regalato un inaspettato ruolo a Giselle: «Parlando con Sean Bailey, il presidente della Disney, ho detto, ‘In pratica, Giselle è la matrigna di Morgan‘. E questo per me è diventato il punto di partenza assoluto. È perfetto per una continuazione, perché ora ha una figlia adolescente che probabilmente non crede più nella magia. Ed è da qui che dovevamo partire».

Secondo la stessa Amy Adams, era inoltre fondamentale che Giselle mantenesse in qualche modo l’innocenza e la spontaneità che l’avevano caratterizzata: «Tra l’inizio e la fine del film precedente c’è stata una netta evoluzione del personaggio. Ci siamo quindi chiesti in che situazione potesse trovarsi a dieci anni di distanza, assicurandoci tuttavia di tenerla ancorata alla verità dei suoi sentimenti, senza tuttavia perdere quella gioia, quell’ingenuità, l’innocenza e purezza che rende Giselle così speciale. Ho deciso di prendere tutto ciò che ho amato di Giselle nel primo film e di inserirlo in questo nuovo capitolo. Inoltre, è stato fantastico lavorare ancora col cast di Come d’incanto, e non potrò mai ringraziare tutti abbastanza».

Patrick Dempsey tornerà invece nel ruolo del disilluso avvocato Robert Philip, personaggio che tuttavia avremo modo di vedere sotto una luce decisamente inaspettata. L’attore infatti confermato di aver preso parte ad almeno uno dei numeri musicali del film: «Il personaggio di Robert all’inizio è molto simile a come l’avevamo lasciato, anche se sta cercando di bilanciare la vita tra il nuovo bambino e il conflitto tra la matrigna e la sua prima figlia. Cimentarmi nel canto e nella danza è stato davvero liberatorio e divertente. […] L’intero processo nel trovare la mia voce, lavorare con un vocal coach, imparare i testi e la coreografia, un’esperienza straordinaria che non avevo mai fatto prima».

Una novità assoluta per Dempsey, che ha suscitato l’entusiasmo di Amy Adams: «È stato così divertente vederti, Patrick. Non ho mai visto un uomo più felice di avere una tunica addosso, a parte mio marito (ride, ndr). È stato molto divertente vederti completamente calato nella parte dell’avventuriero spadaccino».

In Come per disincanto l’elemento musical rimane ancora una volta uno degli aspetti fondamentali e, come confermato da Maya Rudolph, è uno dei risvolti che hanno maggiormente acceso l’immaginazione delle new entry del cast: «Ho già cantato in precedenza, ma questa è stata una cosa completamente diversa. Sapere che stavo per lavorare su una canzone composta da Alan Menken e Stephen Schwartz è stata quasi la realizzazione del sogno di una vita».

In una breve digressione la Rudolph ha inoltre accennato all’esperienza vissuta sul set in Irlanda, con le riprese avvenute nel difficile contesto della pandemia e con il vaccino arrivato da pochi giorni: «È stato un periodo molto spaventoso. Per la prima volta dall’inizio della pandemia molti di noi si sono recati all’estero, il vaccino era inoltre arrivato da pochi giorni e molte persone non erano ancora vaccinate. È stato tutto un grande atto di fede, perché tutti volevamo far parte del film».

La stessa ferrea volontà di far parte della produzione l’ha dimostrata anche la giovane Gabriella Baldacchino, interprete di Morgan – diventata ormai adolescente – che ricoprirà un ruolo attivo in Come per Disincanto: «Da piccola Come d’incanto era il mio film preferito, e la piccola me sverrebbe se vedesse dove sono ora. Ho sempre sognato di far parte di qualcosa del genere, e sono grata di aver potuto cantare sulla musica scritta da Alan Menken e Stephen Schwartz. […] Inoltre, lavorare con questo cast incredibile è stato come avere lezioni di recitazione ogni singolo giorno, quindi sono davvero grata».

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Vista l’importanza del ruolo, trovare la giusta interprete per la Morgan adolescente è stato uno degli aspetti fondamentali della produzione di Come per disincanto, come sottolineato da Josephson: «Era il nostro ultimo grande punto interrogativo. Con un rapporto madre figlia così importante, era necessario trovare la figlia giusta. Il processo di scelta è stato pieno di alti e bassi, ma quando abbiamo sentito Gabby all’audizione abbiamo tutti realizzato che era quello che ci serviva».

Come per disincanto si prepara quindi mescolare le carte ancora una volta come già avvenuto nel 2007. «Fondamentalmente in Come d’incanto abbiamo riunito tutti i tropi tipici di Disney – ha sottolineato Adam Shankman – Ed è una cosa che ho adorato perché è stata la prima volta che la Disney è stata autoreferenziale, cosa mai successa in precedenza, e questa è stata un’opportunità incredibile».

Riferimenti che a quanto pare non si limiteranno solo a soluzioni visive o a meri easter egg ma che si svilupperanno anche attraverso la suggestiva colonna sonora e le canzoni del film composte da Alan Menken. «Sul piano musicale stiamo riprendendo dei discorsi che risalgono a Biancaneve, che passano poi dai primi anni ’50 con Cenerentola – spiega l’iconico compositore – Uno di questi sono proprio le ballate d’amore. […] Per una particolare scena mi sono ispirato alla suite ‘Nell’antro del re della montagna’, insomma cerco sempre di usare riferimenti molto specifici. Tutti riferimenti che arrivano dalle stesse opere che hanno ispirato Disney».

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A quindici anni di distanza l’eredità di Come d’incanto è quindi più viva che mai. Come ricorda Amy Adams, la cui carriera nel 2007 era ancora agli inizi, alla sua uscita non c’era alcuna certezza sulla reazione che avrebbe avuto il pubblico alla vista del film: «La prima volta, con Come d’incanto, stavamo facendo un grande salto nel buio. Ci siamo buttati a capofitto senza sapere come sarebbe venuto o se il pubblico l’avrebbe apprezzato. Ricordo di aver avuto molta paura la prima volta che ho visto il film in presenza del pubblico».

Timori destinati tuttavia ad avere vita breve, vista la reazione entusiasta del pubblico: «Dopo un po’ la sala si è lasciata andare con molta partecipazione, ed è stato un momento davvero meraviglioso. È stato un momento molto speciale per me. Era anche all’inizio della mia carriera. Questo film quindi ha significato molto per me in tanti modi. E a questo punto della mia vita sono grata di poter tornare a riscoprire Giselle».

Chissà se in futuro potremo rivedere ancora Giselle e i personaggi di Andalasia in un eventuale terzo capitolo. Intanto vi ricordiamo che Come per disincanto sarà disponibile su Disney+ a partire da da domani, venerdì 18 novembre.

Foto: Disney

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