Nuovi guai per Alessandra Giudicessa, l’attrice che interpretava Pamela, una delle due gemelle taccheggiatrici apparse in Come un gatto in tangenziale, film di Riccardo Milani con Antonio Albanese e Paola Cortellesi del 2017, e nel suo sequel Come un gatto in tangenziale – Ritorno a coccia di morto del 2021.
L’interprete, che vi recitò accanto alla sorella Valentina, che vestiva i panni di Sue Ellen (il nome dei due personaggi era riconducibile alla serie tv Dallas), ha subito infatti la disposizione del sequestro finalizzato alla confisca di beni per un valore di 110mila euro. Le indagini dell’autorità giudiziaria hanno infatti appurato che i beni a disposizione dell’attrice e del marito sono presenti in misura “del tutto sproporzionata rispetto agli esigui redditi dichiarati dall’intero nucleo familiare“.
Il provvedimento è stato emesso in virtù di quella che viene riconosciuta come “pericolosità sociale” della donna, coinvolta in passato in vari reati quali furto con destrezza, truffa, utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento, per i quali in alcuni casi ha anche ricevuto anche delle condanne definitive.
Già nel 2019 Giudicessa, romana originaria di Bastogi, quartiere in cui si svolgeva anche la storia del film, era stata destinataria della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, revocata 2021 per il venir meno proprio della “pericolosità sociale”. Al Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata (G.I.C.O.) della Guardia di Finanza di Roma è arrivata però una nuova denuncia riguardante Giudicessa e il marito con l’ipotesi di ricettazione, scenario per il quale il pubblico ministero ha già emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
All’attrice si contestano in particolare 2 polizze vita del valore di circa 80mila euro e 2 auto acquistate tra il 2018 e il 2019, del valore di circa 35mila euro. Le due gemelle erano state ritenute colpevoli di un furto di occhiali del valore di 250 euro da un’ottica in viale Giulio Cesare a Roma: l’oggetto era stato rubato e occultato, oltre che sostituito da un finto occhiale da vista, mentre nel febbraio 2019 le sorelle Giudicessa finirono agli arresti domiciliari per un furto, risalente al 13 dicembre, 2018, perpetrato in un esercizio commerciale di viale Europa. In quel caso si parlava di vestiti, occultati da entrambe sotto la gonna: per l’esattezza 18 articoli di maglieria del valore di 4.790 euro.
Sempre nel 2018, a luglio, i Carabinieri le denunciarono per un furto consumatosi in via Marmorata, nel quartiere romano di Testaccio. Le ultime vicende giudiziarie riguardano solo Alessandra, essendo la sorella Valentina estranea alle più recenti contestazioni mosse dalle autorità.
Foto: Wildside
Fonte: Roma Today
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