Quando gli enormi schermi laterali della Hall H si sono aperti per dare inizio al panel della Warner – come sempre il più atteso del Comic-Con insieme a quello della Marvel – il boato del pubblico ha sommerso qualsiasi cosa. Chris Hardwick, il moderatore più famoso della convention californiana, ha dato inizio alle danze con l’introduzione visiva e sonora di Ready Player One, l’attesissimo nuovo sci-fi di Steven Spielberg tratto dal romanzo di culto di Ernest Cline. E proprio il mitico regista è stato il primo a salire sul palco, accolto dall’amore incondizionato dei settemila della Hall H. Con sé ha portato il primo trailer del film, un connubio perfetto tra immaginario futuristico distopico e ritorno al passato come ancora di salvezza, o meglio via di fuga da un presente invivibile. Se il nostro futuro sarà fatto di città/agglomerati e povertà dilagante, grazie alla realtà virtuale il giovane Wade Watts può scappare da Columbus, Ohio, e trasferirsi a Oasis, il mondo popolato da quelle icone degli anni ’80 che lui così tanto ama. Nel trailer si possono scorgere ben distinti vari personaggi che hanno scandito il cinema di quel decennio: primo tra tutti Il Gigante di Ferro (Spielberg ha dichiarato che avrà una parte molto consistente nella storia), seguito dalla leggendaria DeLorean di Ritorno al futuro e per un istante anche dalla leggenda horror di Freddy Krueger. Quando parte la gara che sarà l’asse portante della trama, ecco che Ready Player One si trasforma in visione capace di fondere passato e futuro dell’immaginifico cinematografico. Quanto abbiamo visto dal teaser/trailer è sorprendente nella sua incredibile armonia estetica. Dopo il successo riscosso dalle immagini presentate in anteprima mondiale sono saliti sul palco il cast del film composto da Tye Sheridan, Olivia Cooke, TJ Miller e Ben Mendelsohn, accompagnati anche dallo sceneggiatore Zak Penn. Tuti hanno ricevuto il doveroso e accalorato applauso della Hall H.
Quando le luci si sono spente di nuovo è toccato a Blade Runner 2049. Gli schermi laterali hanno scandito gli eventi degli anni che dividono il capolavoro di Ridley Scott dall’attesissimo sequel diretto da Denis Villeneuve: dopo la fuga di Deckhart, apparentemente introvabile, i replicanti sono stati creati in modelli sempre più sofisticati, finché un gigantesco blackout non ha quasi ucciso il pianeta. A tentare di salvarlo è il personaggio interpretato da Jared Leto, che con le sue creazioni riesce finalmente a fermare la legge che vieta la creazione di replicanti. Ora, nel 2049, il mondo è diviso tra umani e androidi, e qui entra in scena il detective K interpretato da Ryan Gosling…
Finita la spiegazione la sala al buio è stata sorprendentemente illuminata dall’ologramma di Jared Leto, il quale ha raccontato il suo amore per il film originale e quanto sia stato importante girare il sequel con Villeneuve: l’effetto ottico della trovata è stato notevole, e ha scaldato ancor di più gli animi in vista della chiacchierata con il cast. Dopo la visione dello stesso trailer del film uscito qualche giorno fa, ecco infatti arrivare sul palco Denis Villeneuve, Ryan Gosling, Harrison Ford e tutti gli altri attori principali di Blade Runner 2049. Nessuno si è sbottonato riguardo la trama su cui il film si regge o su quali sono i rapporti tra i personaggi principali. Una brevissima scena mostrata però chiarisce alcune dinamiche: al detective K viene fatta ascoltare la registrazione della mitica conversazione/test tra Deckhart e l’androide Rachael nel film originale. Luci fredde, ambienti stilizzati, tagli di inquadrature insolite: l’universo filmico creato da Villeneuve sembra voler inculcare nello spettatore un senso di inquietudine tangibile.
Il panel termina con Ford che conferma di voler fare il sequel e/o remake di tutti i suoi film più famosi.
Si passa alla collaborazione tra Warner e DC, introdotta da un montato in cui compaiono anche molti dei titoli a venire: tra questi, sono stati confermati per la gioia del pubblico Wonder Woman 2, Suicide Squad 2, Flash Point e Shazam.
Il primo supereroe a salire sul palco è Jason Momoa, poiché si parte con il suo Aquaman, attualmente in fase di lavorazione in Australia. Le uniche immagini mostrate del film sono state introdotte da un videomessaggio del Regista James Wan, il quale ha esplicitato la sua idea visiva sul film aiutato da alcuni schizzi di artwork. E infine è arrivato il teaser, che comincia con due uomini a pesca nell’oceano che finiscono per far abboccare all’amo qualcosa di molto più grande di un pesce… Un esercito ipertecnologico di navi si sta muovendo infatti sotto la superficie marina, pronto a schierarsi per sconfiggere Aquaman. Il quale, da parte sua, li attende sorridente con il mitico tridente in mano, pronto a restituire ogni colpo. Durante la breve chiacchierata con Hardwick, Momoa, a tratti quasi incontenibile, sceglie di infrangere le regole e annunciare che l’esercito nemico con cui il supereroe si sconterà è guidato da Ocean Master, il fratellastro di Aquaman. Ecco dunque chi sarà il “villain” del film di Wan.
Quando anche Ben Affleck, Gal Gadot, Ray Fisher e un Ezra Miller vestito in perfetta adesione ai costumi del Comic-Con sono saliti sul palco della Hall H si è passati ovviamente a Justice League. La breve chiacchierata con Hardwick è servita soprattutto per allontanare i rumors riguardanti una possibile uscita di Ben Affleck dal costume di Batman e dal franchise: «Io amo essere Batman, non ci sono dubbi su questo!», ha dichiarato l’attore.
Il nuovo trailer ha fornito due elementi fondamentali per una migliore comprensione della storia del film: finalmente abbiamo potuto vedere l’antagonista Steppenwolf, in secondo luogo alla fine del trailer Alfred incontra una figura a cui rivolge alcune parole di speranza, lasciando intendere che potrebbe trattarsi del resuscitato Superman. Nel complesso il nuovo trailer è decisamente più leggero e ricco di humor non soltanto rispetto al primo rilasciato settimane fa, ma soprattutto rispetto alla cupezza estetica di Batman v Superman. Che il passaggio alla regia da Zack Snyder a Joss Whedon abbiano influito più del previsto sul progetto Justice League? Tornando al quesito su Superman, quando è stato chiesto al cast se vedremo nuovamente Henry Cavill e il suo supereroe sul grande schermo Gal Gadot ha risposto così: «Se siete davvero fan di Superman credetemi, amerete questo film!». A buon intenditor…
Questi in sintesi i momenti più importanti del panel Warner/DC al Comic Con 2017. Invece delle due ore previste il tutto è durato soltanto un’ora e mezzo. A questo punto un dubbio è più che lecito: il tempo rimasto a disposizione non avrebbe potuto essere adoperato per presentare anche il grande assente di questo evento, e cioè l’attesissimo IT tratto dal capolavoro di Stephen King?
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