13:24: È UFFICIALE! IL SEQUEL DI L’UOMO D’ACCIAIO SI FARÀ! Lo dice Snyder in persona. E NON SOLO! Snyder fa leggere una citazione da The Dark Knight Returns, e chiude il panel mostrando il logo di Superman sovrapposto a quello di Batman. Batman e Superman insieme!!!! Vi basta?
13:23: sorpresa dell’ultim’ora! Sale sul palco Zack Snyder! Vediamo perché…
13:08: si conclude così, con le domande dal pubblico, il panel di Warner/Legendary. L’appuntamento è a tra pochissimo con quello di Lionsgate, dove verrà presentato tra l’altro il sequel di Hunger Games.
13:06: il panel sta prendendo una direzione inaspettata: dal pubblico si è alzato Bill Paxton (che è nel film, sia chiaro) nonché l’autore del romanzo da cui il film è tratto. Ovviamente, la scena la ruba comunque Tom Cruise.
13:04: secondo Tom Cruise il film prende i film d’invasione aliena e li ribalta completamente, ed è pieno di ironia e azione.
13:02: Emily Blunt ha imparato il krav maga per girare il film. Permetteteci un commento tecnico/critico: Emily Blunt è molto, molto, molto, molto bella.
13:00: prima clip del film, che sembra un incrocio tra Source Code e Ricomincio da capo, solo con Tom Cruise che controlla un mech corazzato e armato fino a denti. Non abbiamo ancora visto come sono fatti gli alieni, però.
12:54: vi ricordate All You Need is Kill con Tom Cruise? Ora si chiama EDGE OF TOMORROW, e ci viene presentato ora. Sul palco Chris McQuarrie (sceneggiatore), Doug Liman (regista), Emily Blunt e soprattutto Tom Cruise in persona! Il panel va già in una direzione interessante: Chris Hardwick e Tom Cruise duettano, visto che entrambi hanno interpretato Stacey Jaxx in una versione di Rock of Ages…
12:51: terminato il panel di Lego Movie, ci avviamo alla conclusione di questo mega-panel-one mattutino. Vediamo con cosa chiuderemo, mentre Phil Lord e Chris Miller lanciano mattoncini Lego sul pubblico.
12:45: «Fare un film per bambini è la cosa più punk che mi venga in mente».
12:42: «Tutto nel film è fatto di Lego, compresa l’acqua e le esplosioni».
12:41: «L’idea di mischiare così tanti personaggi insieme ci è venuta perché, be’, è quel che facevamo tutti da bambini».
12:38: abbiamo visto i “provini” dei personaggi del film. Roba da spaccarsi dalle risate, speriamo che finiscano in qualche extra di qualche Blu-ray.
12:33: sul palco ci sono i registi Phil Lord e Chris Miller, che spiega che il film è in parte CGI e in parte stop motion.
12:31: finisce il panel di Gravity, passiamo a THE LEGO MOVIE! Segnatevi questa frase: Lego dominerà il mondo dell’animazione (e in generale del cinema per ragazzi) nei prossimi anni.
12:29: «Girare i piani sequenza non è difficile per me. Lo è per i cameraman!».
12:27: «Ci siamo ispirati agli horror/sci-fi degli anni Settanta e a Duel, oltre che a Punto zero».
12:24: «C’è sempre un modo facile per fare le cose, ma non è divertente». Cuaron conferma i nostri sospetti.
12:23: la Bullock ripete per la terza volta che quando ha firmato per il film non sapeva cosa aspettarsi ed è rimasta sconvolta. Lavorare con Cuaron dev’essere un’esperienza provante.
12:18: Cuaron sta spiegando come hanno fatto a ricostruire, ehm, lo spazio profondo. Se avete letto il nostro liveblogging di giovedì sapete già tutto…
12:13: OTTO minuti di clip, di cui CINQUE di piano sequenza ultravirtuoso (mentre Clooney e la Bullock stanno lavorando nello spazio e scambiandosi facezie, ma ci interessa poco), poi un paio di tagli e altri tre minuti di ripresa continua e ininterrotta. Quantomeno Cuaron non ha perso la mano, ecco.
12:05: di Gravity sappiamo già molto, quindi è difficile che Cuaron ci sorprenda. Per esempio, ha appena spiegato che nel film ci sono solo Sandra Bullock e George Clooney e nessun altro attore. «Volevamo dare allo spettatore l’idea di stare fluttuando nello spazio». E ora clip in anteprimissima! Non prima che Cuaron specifichi un dettaglio fondamentale: «Nel film, le esplosioni nello spazio non si sentono, contrariamente a quello che sembra dal trailer». Torniamo dopo la clip.
12:02: ciao ciao 300, ciao ciao Legendary, ora si passa alla parte puramente Warner del panel. Il primo film è quello che aprirà Venezia, GRAVITY, accolto da un’ovazione, riservata anche al suo regista Alfonso Cuaron.
12:01: «Gran parte del film si svolge in acqua». Non sotto, sia chiaro: si parla di battaglie navali (ma senza gli alieni di Battleship).
11:59: «L’unico modo per recitare con intorno un green screen è avere altri attori intorno a te che ti danno il senso delle proporzioni» spiega Eva Green.
11:55: «Per essere sempre pelato e seminudo ho dovuto dire addio ai carboidrati, al gelato e al divertimento per mesi». Rodrigo Santoro e i sacrifici dell’essere attore. «In questo sequel capirete perché Serse è diventato quello che è diventato: per me non è cattivo».
11:51: «Ho sempre sognato di interpretare una donna così forte, una specie di Giovanna d’Arco senza pietà» dice invece Eva Green da sotto la sua frangetta nera. Ci tratterremo dal fare ulteriori commenti di carattere estetico.
11:50: «Se prendete 300 e fate zoom out, quello che ottenete è questo sequel» dice il regista Noam Murro.
11:44: ora si passa al sequel di 300, RISE OF AN EMPIRE. Ci mostrano una lunga clip che mostra la nascita del dio-re Serse, oltre a un po’ di violenza random. Se pensavate che il primo film fosse estetizzatissimo, esagerato e fighetto, questo vi farà venire la nausea dopo cinque minuti.
11:43: Duncan Jones ha giocato a tutti i giochi basati sull’universo di Warcraft. Bene.
11:40: e a sorpresa, senza neanche darci il tempo di ragionare, una clip in anteprima di WARCRAFT! Sale sul palco Duncan Jones a presentarla. Possiamo dire che è durata trenta secondi massimo ma è davvero pazzesca? Toni quasi da western, silenzi, pianure rosse battute dal vento, un orco credibilissimo, un po’ di violenza… bellissima sorpresa.
11:34: «Abbiamo qualcosa da mostrarvi» e Bryan Cranston fa il gesto di calarsi i pantaloni: «Eccovi Godzilla». Dopodiché arriva una breve clip, nella quale si vede un mostro alto come una casa che distrugge qualche palazzo. Poi, solo poi, arriva Godzilla: il mostro gigante è alto quanto la sua zampa. Le proporzioni del lucertolone sono impressionanti, è tutto quel che possiamo dirvi: il trailer, ahinoi, non è ancora pronto, e la clip che abbiamo visto è durata un minuto scarso.
11:31: «Per me Godzilla è il blockbuster che tutti i registi vorrebbero fare, ma anche il mio progetto del cuore per eccellenza».
11:30: siamo alle domande del pubblico: quanto ancora prima che arrivi questo benedetto trailer?!
11:29: Edwards racconta un aneddoto divertente: alla dogana canadese ha dovuto dichiarare il motivo del suo ingresso nel Paese (si sono svolte lì le riprese), e quando il frontaliero ha scoperto che avrebbe diretto Godzilla gli ha detto semplicemente: «Don’t fuck it up, man».
11:28: Cranston mattatore assoluto, è in grado di far ridere 6.500 persone facendo l’imitazione di Godzilla.
11:25: per Bryan Cranston, Godzilla è il mostro migliore di sempre perché non ha un lato emotivo di per sé. «Da bambino volevo vedere solo distruzione, non le smancerie di King Kong». In più: «Avete visto Monsters? Gareth riesce a fare un film di mostri e metterci dentro comunque emotività e intimità». Come dargli torto.
11:24: secondo Aaron Johnson, è grazie a Edwards che il film ha un tono più riflessivo e “indie” ed emotivo di quanto uno se l’aspetterebbe.
11:23: Elizabeth Olsen dice che l’esperienza sul set è stata molto diversa da come se l’aspettava, molto più intima e “domestica” nonostante le proporzioni della produzione.
11:19: il panel si apre con… la stessa clip dell’anno scorso, con la città distrutta e la voce di Oppenheimer («I am become death…»). Salgono sul palco regista e cast, intanto: Gareth Edwards, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen e l’applauditissimo Bryan Cranston. Gareth Edwards dice che le riprese sono finite!
11:17: si chiude il panel di Seventh Son, ora è il momento di GODZILLA! Nel frattempo, vi diciamo che o Ben Barnes è altissimo o Kit Harington è bassissimo.
11:15: Jeff Bridges dice che distinguere il bene dal male è una lezione difficilissima da imparare, più o meno come capire quando stai bevendo troppo.
11:13: Jeff Bridges ci legge una citazione (scritta su un foglio di carta che tiene in tasca) che lo ha aiutato a girare il film: «Se solo fosse così facile, se solo fosse così facile separare il bene dal male. Ma la linea che divide il bene dal male passa attraverso il cuore di ogni uomo, e chi vorrebbe distruggere un pezzo del suo cuore?».
11:11: Ben Barnes scopre l’acqua calda: se sul copione c’è scritto che il suo personaggio si arrampica su una catena di ferro, nel momento in cui deve farlo davvero sul set si fa male alle mani.
11:08: Sergei Bodrov, che ricordiamo è stato due volte candidato all’Oscar, descrive il film come «il suo progetto più ambizioso».
11:06: dal pubblico chiedono a Jeff Bridges come ha fatto a reggere tutti gli stunt del film alla sua età. Jeff la prende bene.
11:05: per la cronaca: anche Chris Hardwick è a tema con Seventh Son, essendo vestito da menestrello medievale.
11:03: ovazione per Kit Harington, prima ancora che apra bocca. Magari Jon Snow non saprà nulla, ma non gli serve: ha un pubblico femminile che impazzisce anche solo a vedere la sua faccia.
11:02: Ben Barnes sfotte Jeff Bridges: «Prima di girare il film non sapevo chi fosse, poi ho scoperto che ha fatto qualche film qui e là e sono andato a vedermeli, non è male…».
11:00: mentre ci si scambia i soliti convenevoli («È stato bellissimo, i costumi, la storia, et cetera»), riflettiamo ancora su quanto abbiamo visto: è veramente fantasy come non si fa più al di fuori dei film tratti da Tolkien. Stilisticamente sembra molto potente, speriamo la storia regga, di sicuro il design del mondo – e dei mostri in particolare – ci ha già conquistato.
10:58: cinque minuti di clip in esclusiva del film! Come dice Jeff Bridges, «non vedevo un film del genere da quando avevo dieci anni». La cosa ha senso: Seventh Son è un fantasy classicissimo fatto di draghi, troll, magie, mutaforma, streghe e gente con quattro braccia, con più di un tocco avventuroso (abbiamo visto una scena rubata a Indiana Jones…). Nel frattempo entra il regista Sergei Bodrov e il cast, tra cui Ben Barnes, Kit Harington e la splendida Antje Traue.
10:53: Jeff Bridges ci chiede se «are you guys into myth and magic?». Be’, siamo qui…
10:51: si parte con la line-up di Legendary Pictures, e si parte con Jeff Bridges per SEVENTH SON! Che stile il Drugo.
10:50: triplo schermo per Warner, come era accaduto ieri per Spider-Man. Chris Hardwick ancora sul palco a presentare (è un comico, nel caso non lo conosceste, e fa piuttosto ridere).
10:48: ci siamo! Ci promettono un “amazing day” con “amazing clips”. Non vediamo l’ora.
10:31: la voglia di scrivere un editoriale di fuoco contro gli eccessi di aria condizionata al Comic-Con si fa sempre più forte. Almeno per scaldarsi un po’, ecco.
10:21: visto che siamo in attesa dell’inizio del panel, ne approfittiamo per una comunicazione di servizio: dal momento che siamo chiusi nella Hall H fino alle 19, che non esiste possibilità di uscire e/o di avere accesso a una presa elettrica e che la batteria di un computer non è infinita, dobbiamo fare delle scelte dolorose; questo significa che oggi avrete il liveblogging del panel Warner e di quello Marvel, che comincia verso le 18 di stasera (le tre del mattino in Italia). Per aggiornamenti sugli altri due panel della giornata, cioè Fox e Lionsgate, dovrete attendere il nostro ritorno in albergo, o almeno nei paraggi di una presa…
10:17: ce l’abbiamo fatta! Dopo sei ore di coda siamo finalmente entrati nella Hall H, ormai una specie di terra promessa con qualche problema di aria condizionata. Tra mezz’ora comincerà il panel di Warner Bros. e Legendary Pictures: ci aspettiamo di vedere il primo trailer del Godzilla di Gareth Edwards, o almeno ci speriamo.
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