Contest Best Short: Il vincitore è Remember
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Contest Best Short: Il vincitore è Remember

Il progetto di Giuseppe, eletto dai lettori di Best Movie tra dieci finalisti, diventerà un cortometraggio prodotto da Luca Argentero

Contest Best Short: Il vincitore è Remember

Il progetto di Giuseppe, eletto dai lettori di Best Movie tra dieci finalisti, diventerà un cortometraggio prodotto da Luca Argentero

Con 11mila preferenze, Remember il soggetto dell’omonimo progetto finalista di Giuseppe si è aggiudicato l’ambito premio del contest Best Short. La sua opera, infatti, è stata scelta dai lettori di Best Movie per traformarsi in un vero cortometraggio, prodotto dalla Inside di Luca Argentero.

Alla competizione hanno partecipato oltre 600 aspiranti sceneggiatori e i loro elaborati (soggetto breve obbligatorio e sceneggiatura facoltativa) sono stati vagliati dallo stesso Argentero, che ha indicato la sua top ten di favoriti, tra i quali i lettori hanno eletto il vincitore tramite il loro “Mi piace”.
Il corto verrà girato nei prossimi mesi e Best Movie seguirà passo passo la produzione, tenendovi aggiornati sugli sviluppi… fino a quando l’opera sarà compiuta e verrà quindi distribuita online su Bestmovie.it.

Ecco la classifica dei “Mi piace” ottenuti (entro il termine del 30 aprile 2013) dai soggetti dei dieci finalisti:

  1. Remember 11.000
  2. Binario nove 5.100
  3. Raccolta differenziata 1.500
  4. Letarghya 381
  5. Soloko 395
  6. L’ultimo gol 357
  7. Regalo di compleanno 272
  8. Tributum 237
  9. Il prezzo di un successo 64
  10. Passo carrabile 59

Ecco il soggetto breve Remember:

“Andriy Kodemchuk è un bambino di 11 anni. Non riesce a riposare, non può, perché è confinato nel limbo di una tragica realtà in cui – noi tutti – l’abbiamo rinchiuso. E ha un gran mal di testa. Sempre. Come un rumore sordo. Continuo. Vive e rivive gli attimi della sua breve infanzia, tra ricordi infelici e scene d’attualità. Si sente perso, smarrito. Solo. Finché non torna al cimitero, davanti alla propria tomba e a quella del padre. E scopre che solo non lo è affatto. Di compagni he ha molti, Andriy. Troppi. Ha ancora mal di testa. Come un rumore sordo. Continuo. Il rumore del silenzio nel quale – noi tutti – abbiamo relegato le vittime di un tragico evento”.

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