Contest #HoVistoLaBefana: ecco i tre vincitori!
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Contest #HoVistoLaBefana: ecco i tre vincitori!

Ecco i tre nominativi di chi ha scritto - secondo noi - il ricordo più bello legato all'Epifania e che is vedrà recapitare a casa le calze brandizzate "La befana vien di notte", il film con Paola Cortellesi in uscita il 27 dicembre. All'interno delle calze troveranno tre blu-ray della prestigiosa library Lucky Red

Contest #HoVistoLaBefana: ecco i tre vincitori!

Ecco i tre nominativi di chi ha scritto - secondo noi - il ricordo più bello legato all'Epifania e che is vedrà recapitare a casa le calze brandizzate "La befana vien di notte", il film con Paola Cortellesi in uscita il 27 dicembre. All'interno delle calze troveranno tre blu-ray della prestigiosa library Lucky Red

Paola Cortellesi nei panni della Befana

Davvero tantissimi i ricordi amarcord legati alla festa della Befana che sono arrivati in redazione in risposta al contest #HoVistoLaBefana, che Best Movie ha lanciato in collaborazione con Lucky Red
Ricordi carichi di nostalgia, dolci memorie, emozioni e suggestioni. Alcuni ci hanno commosso, altri ci hanno divertito, altri ancora emozionato o fatto riflettere sull’importanza di questa festività.

È stata davvero un’impresa scegliere il ricordo più bello tra i vostri tanti, preziosi, arrivati alla mail di redazione, ma dopo ripetute letture e confronti tra noi dello staff siamo arrivati a un verdetto finale. 

I nomi seguenti si vedranno recapitare a casa le calze brandizzate La befana vien di notte, il film con Paola Cortellesi nelle vesti della famosa vecchina dei doni in uscita al cinema il 27 dicembre. Le calze avranno al loro interno tre blu-ray/dvd della prestigiosa library Lucky Red.

Congratulazioni ai vincitori, che sono:

1° posto: Maria Mombelli
2° posto: Elisabetta Golzio
3° posto: Francesco Ellero

Ecco i loro ricordi:

1) Maria Mombelli 
Il tempo scorre veloce e devo ancora cucire gli occhi alla bambola.
Mia figlia per l’Epifania mi ha chiesto solo un piccolo gingillo di pezza da tenere con sé: ci sto lavorando da giorni, alzando la testa solo di tanto in tanto per guardare fuori.
Monia è l’unica cosa bella che possiedo, pensando a lei gli occhi si velano di lacrime, tiro fuori un fazzoletto dalla tasca della casacca e soffio forte il naso, ma nessuno si accorge di me: siamo tante, tutte uguali.
– Paola… – la voce compare alle mie spalle dal nulla.– Tu hai pianto troppo, mia cara.
– Hai ragione. – rispondo cercando di abbozzare un sorriso. – Pensi che questo regalo piacerà a mia figlia?
– Lo adorerà. Ma adesso bisogna rientrare, le ore di laboratorio creativo sono terminate per oggi.
Io e le altre donne ci muoviamo lente nei corridoi per tornare nelle nostre celle.
Entro nella 126 e il clic metallico mi isola nuovamente dal resto del mondo, ma per fortuna domani è l’Epifania e avrò anch’io un bel regalo per mia figlia.

2) Elisabetta Golzio
5 anni.
Notte tra il 5 ed il 6 gennaio.
Come ogni anno, mi raggomitolo sulla parte alta del letto per il terrore che la Befana, a causa dei piedi, non depositi la calza.
Vado a dormire presto ma, dopo qualche ora, inesorabile giunge un fastidioso stimolo: la pipì.
Mentre ritorno verso la stanza, un rumore mi incuriosisce: una macchina da cucire a pedale.
Mia madre, sarta, la usava.
Mi affaccio sul tinello e la vedo lì, stanca, intenta a cucire un vestitino da neonata.
Stranita quanto assonnata, torno nella mia stanza e mi addormento.
La gioia della mattina non la scorderò mai.
Apro la mia calza con il pupazzo di neve, la solita.
Proprio lì, sul fondo, un intero set di vestitini per la bambola che a Natale avevo ricevuto.
Mia madre mi guarda felice.
Non ho il coraggio di dirle nulla. Nulla.
Tengo tutto dentro per un’intera giornata, fino alla mattina dopo, quando torno all’asilo.
E così, il 7 gennaio 1988, esordisco con questa frase alla mia classe.
“Ehi! Non ci crederete mai! Mia mamma è la Befana!”

3) Francesco Ellero
Ero uno scricciolo di 6 anni e mezzo.
Dopo l’abbuffata di regali ricevuti per S.Lucia e Natale, non aspettavo la Befana. Che poi sembrava una strega e faceva un po’ paura. E a me nemmeno piacevano le caramelle. Insomma, la snobbavo alla grande.
Quando la mattina del 6 gennaio vidi una calza rossa in soggiorno, fui sorpreso. Mi affrettai a svuotarne il contenuto: un pezzo di carbone. Nessun biglietto. Ero turbato: nonostante S.Lucia e Babbo Natale non la pensassero così, forse ero stato cattivo. I miei mi suggerirono di assaggiare il carbone, ma non ero mica scemo: lo sanno tutti che il carbone non si mangia!
Da Principe della Lacrima Facile quale sono stato fino in prima superiore, mi misi pure a piangere. Pensando che la Befana si fosse offesa per non essere stata considerata, le scrissi una letterina di scuse. E cominciai a capire l’importanza di considerare i sentimenti altrui.
Ah, la Befana non tornò mai più a casa mia, ma si sa che le vecchie streghe sono permalose.

 

 

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