La vita Adonis Creed (Michael B. Jordan) è arrivata a un punto di svolta. Il mestiere di pugile lo assorbe e lo logora, ma l’adrenalina e il desiderio di mantenere inalterato il suo status di campione dei pesi massimi non accennano a scemare. Anche l’amore con la fidanzata Bianca (Tessa Thompson) è ormai maturo per un grande passo, ma la sfida più grande è ancora una volta da consumare sul ring: Viktor, il figlio del leggendario Ivan Drago (Dolph Lundgren), tragicamente legato al passato della sua famiglia, è pronto infatti a dichiarargli guerra…
Creed II riprende le fila del discorso da dove eravamo rimasti, ovvero da quel Creed – Nato per combattere che nel 2015 aveva rilanciato, in versione malinconica e ammaccata, il mito del Rocky Balboa di Sylvester Stallone spostandolo in avanti, in chiave generazionale, attraverso il rampante figlio di Apollo Creed. Un personaggio, quello di Sly, che dopo quest’ultima apparizione non tornerà più, per ammissione diretta del suo interprete, e che in virtù di quest’uscita di scena si carica di una dimensione ancora più vibrante e commossa di quanto non fatto, naturalmente con una grande dose di ironia e testosterone a fare da contrappeso, nel film precedente.
Il film è nelle sale da oggi, 24 gennaio, e in fondo all’articolo trovate il link per leggere la nostra recensione completa.
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CREED II: LA RECENSIONE DEL FILM CON SYLVESTER STALLONE E MICHAEL B. JORDAN
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