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D23 Expo, l’evento dei desideri di felicità. Le immagini più belle dalla convention Disney [FOTO]

Siamo stati a Los Angeles per la convention Disney dedicata ai tanti franchise del suo vasto universo: ecco come è andata e gli scatti più belli di questa tre giorni californiana

D23 Expo, l’evento dei desideri di felicità. Le immagini più belle dalla convention Disney [FOTO]

Siamo stati a Los Angeles per la convention Disney dedicata ai tanti franchise del suo vasto universo: ecco come è andata e gli scatti più belli di questa tre giorni californiana

disney d23 expo

Tre cerchi. È tutto quello che è servito, quasi un secolo fa, per dare inizio ad una storia ed una realtà destinata a regnare sul settore dell’intrattenimento. Quei tre cerchi che compongono i tratti base di Topolino si sono allargati fino ad inglobare non solo una città, ma il mondo intero. Mentre l’orizzonte dei 100 anni si avvicina, dal 9 all’11 settembre 2022 è andato in scena il D23 Expo della Disney: ci siamo stati e vogliamo raccontarvi cosa significhi respirare l’aria di casa.

Dall’altra parte del mondo rispetto all’Italia c’è una megalopoli sulla quale – si dice – splende sempre il sole. È la patria di Hollywood, del mondo glamour delle grandi star e di un topo che guarda tutti dall’alto. Dopo 3 anni di assenza causa pandemia da Covid-19, il D23 Expo è tornato per ricordare agli appassionati la sostanza di cui sono fatti i sogni, la parola più usata dalle parti di Anaheim, a due passi dai parchi divertimenti Disneyland Resort e Disneyland California Adventure.

Sin dal discorso introduttivo di Bob Chapek, l’erede di Bob Iger e CEO della Walt Disney Company dal 2020, la parola sogno non è mai stata declinata come sinonimo di irrealizzabile: un mantra per la casa di Topolino, la cui missione è ribadita in numerosi aforismi attribuiti a Walt Disney stesso e che ricalcano proprio questa volontà di lavorare per rendere possibile l’impossibile. «Se puoi sognarlo, puoi farlo. Ricorda sempre che questa intera avventura è partita da un topolino» è una di queste.

Un concetto tanto audace quanto comprovato da un secolo di lavoro e un’ultima decade gargantuesca dal punto di vista aziendale: l’acquisizione della Marvel, della 20th Century Fox e altre politiche espansionistiche hanno portato la Disney a possedere più della metà dell’immaginario collettivo cinematografico – steso come un tappeto rosso per migliaia e migliaia di fan accorsi al D23.

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Camminando per le vastissime sale dell’Anaheim Convention Center si respira un’aria elettrizzante che sa di passione condivisa e sconfinato entusiasmo. Da un lato, i padiglioni con le esposizioni: l’area dedicata ai Marvel Studios, quella LucasFilm, lo spazio che celebra la storia della Disney con costumi originali da Biancaneve e i Sette Nani fino a Mary Poppins… ma ancora: la possibilità di “giocare” con alcuni grandi prodotti cinematografici e seriali come American Horror Story e Only Murder in the Building, tramite divertenti video che permettono di far parte in prima persona di quell’immaginario e tornare a casa con con qualcosa di digitale da sfoggiare come ricordo. 

Dall’altro, gli appuntamenti con i panel più attesi dell’anno al pari del San Diego Comic-Con. Al D23 Disney non ha fatto mancare ai fan uno sguardo ai prodotti più attesi della sua produzione principale, della Pixar, dei nuovi arrivi nell’MCU e molto altro. Non lo ha fatto “solo” mostrando qualche trailer, ma portando sul palco della sala principale tutti i grandi protagonisti dei franchise: Tom Hiddleston, Paul Rudd, Brie Larson, Jon Favreau, Pedro Pascal, Giancarlo Esposito, Charlie Cox e tanti, tanti altri. Il pubblico è esploso di stupore a più riprese, tra un’anteprima di Avatar e l’annuncio di film e serie per il 2023/2024, ma niente e nessuno ha fatto tremare le mura del convention center come l’arrivo di Harrison Ford sulle note di Indiana Jones.

Simbolo di un passato leggendario che continua a far sognare i fan, la toccante ultima volta di Ford nei panni del personaggio è l’emblema perfetto della passione ormai secolare che Disney riesce a suscitare. In questi giorni lo ha fatto in grande – con appunto i grandi ospiti Marvel e Star Wars sul palco – ma anche in piccolo: trai i padiglioni dell’Expo, infatti, non è stato raro imbattersi in alcune Disney Legends come Bill Farmer, la voce di Pippo (da queste parti Goofy) dal 1986 a oggi. 

Il D23, quindi, è organizzato con la stessa maniacale cura con la quale è stato pensato e realizzato il primo parco a tema nel 1955 (oggi invece sono sei, oltre quello in California: Orlando, Parigi, Tokyo, Shanghai e Hong Kong). La volontà è la stessa: dare forma e sostanza ai sogni, alla felicità e all’entusiasmo degli appassionati, dare loro un’esperienza immersiva totale in un universo immaginario parallelo, mai così tangibile e reale come a queste latitudini e durante questo evento. Un mondo dentro un mondo. Ed è tutto cominciato da un topo.

Foto: Disney

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