Da Alien: Covenant a Logan, abbiamo visto clip inedite dei film più attesi della Fox
telegram

Da Alien: Covenant a Logan, abbiamo visto clip inedite dei film più attesi della Fox

Il reel della 20th Century Fox ha mostrato alcune succose anticipazioni dei film di punta del listino 2017, dal cinecomic con Hugh Jackman allo sci-fi di Ridley Scott, passando per The War - Il pianeta delle scimmie di Matt Reeves e La Cura dal Benessere di Gore Verbinski

Da Alien: Covenant a Logan, abbiamo visto clip inedite dei film più attesi della Fox

Il reel della 20th Century Fox ha mostrato alcune succose anticipazioni dei film di punta del listino 2017, dal cinecomic con Hugh Jackman allo sci-fi di Ridley Scott, passando per The War - Il pianeta delle scimmie di Matt Reeves e La Cura dal Benessere di Gore Verbinski

La 20th Century Fox ci ha mostrato in anteprima alcuni succosi contenuti relativi ai film di punta del suo listino 2017: anticipazioni che dicono molto dei singoli titoli, offrendo qualche dettaglio interessante e sostanziale.

A svettare e a impressionare maggiormente c’è senz’altro Logan di James Mangold, ritorno di Hugh Jackman nei panni del mutante Wolverine e nuovo capitolo della saga cinematografica degli X-Men, i quali però nel periodo in cui il film è ambientato non esistono più, fatta eccezione proprio per un invecchiato e malconcio Logan. I quindici minuti che ci è stato concesso vedere mostrano un cinecomic ipercinetico e dotato di un’estrema violenza grafica, che non a caso in America ha ottenuto il divieto ai minori di 18 a causa della presenza di sequenze brutali (sarà un elemento di buon appeal al botteghino, come avvenuto di recente per Deadpool?). La giovane Dafne Keen appare particolarmente convincente nei panni della clone Laura Kinney / X – 23 e le sequenze d’azione sembrano tenere sorprendentemente conto del recente Mad Max: Fury Road di George Miller, il che non può che essere già di per sé un dato straordinario: abbiamo visto, in particolare, una sequenza assai spietata e senza esclusione di colpi che vede all’opera proprio Laura, alle prese con un combattimento in difesa di Logan. Gli artigli sguainati dalla giovane per ferire a morte gli oppositori di Logan sono gli stessi di Wolverine e la sua efficacia in battaglia è altrettanto temibile, così come sorprendente è l’inseguimento che segue tale scontro fisico, dal punto di vista dell’impatto visivo: la regia di Mangold pare aver spinto enormemente sul pedale dell’acceleratore e le due scene che abbiamo avuto l’opportunità di visionare lo confermano. Presente in scena, nell’abitacolo della vettura di Logan, anche il Charles Xavier di Patrick Stewart, ormai anziano e preda dell’Alzheimer. Logan sarà in Italia dal prossimo 2 Marzo.

In casa Fox è in arrivo anche un altro film di primo piano con Hugh Jackman, The Greatest Showman on Earth, biopic musicale nel quale l’attore australiano veste i panni del grande showman circense P.T. Barnum. Del film di Michael Gracey abbiamo visto un dietro le quinte, che restituisce l’atmosfera del set e delle coreografie preparate per il film. Gracey si è detto entusiasta, nella clip, della possibilità di poter vedere andare in porto un progetto che accarezza e sul quale è al lavoro da molti anni, addirittura dal 2009.

Feroce ed elettrizzante è parso anche il ritorno di Ridley Scott alla sua saga principe con il sequel di Prometheus, Alien: Covenant, descritto dallo stesso regista britannico in una clip introduttiva al footage del film come un mix di “azione, personaggi complessi e brivido puro” (quanto di più in linea, dunque, con l’universo Alien). Il design e la gesta della demoniaca stirpe aliena a un primo sguardo sono sembrate più cruenti che mai e Katherine Waterstone nei panni di Daniels, discendente ideale della Ellen Ripley di Sigourney Weaver, è parsa intensa e all’altezza di un’eredità carismatica e tutt’altro che semplice da raccogliere. A guardarla a distanza, nella ciurma della navicella Covenant, il gelido David di Michael Fassbender, sopravvissuto della fallimentare spedizione Prometheus del capitolo precedente e ancora impegnato a vagare nei meandri della galassia. Una scena particolarmente intensa mostra un contatto visivo tra loro due all’interno dell’astronave nella quale la Waterstone dà prova di grandissima adesione al tormento psicologico e alla drammaticità del suo personaggio, facendo tornare alla mente il volto indimenticabile della Weaver, mentre Fassbender ribadisce la posa distante e raggelata del suo. La Waterstone ci è parsa, a naso, una grandissima scelta di casting, sia per il talento che ha già dimostrato che per la fisicità e la mimica originali e non comuni. Non poteva mancare, tra i momenti mostrati, l’attacco della creatura: una sequenza particolarmente insistita e macabra che oltretutto si svolge sia all’interno che all’esterno dell’astronave, raggiungendo un altissimo grado di tensione e di terrore.

In arrivo in sala, targato Fox, anche l’atteso The War – Il pianeta delle scimmie di Matt Reeves, sequel di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie del 2014. Il regista di Cloverfield pare estremamente entusiasta del suo lavoro, incentrato su una guerra senza quartiere tra gli umani e i primati capitanati dal Cesare di Andy Serkis. Se l’inizio del film sembra immergere subito la vicenda nel cuore del conflitto, sono i personaggi nuovi a stupire ancor di più: dal luciferino colonnello interpretato da Woody Harrelson alla “scimmia cattiva” impersonata, in motion capture, da Steve Zahn, le new entry appaiono davvero efficaci e funzionali alla tensione del racconto. Alla seconda, in particolare, sono stati affidati da Reeves, letteralmente innamorato di questo personaggio, i momenti di alleggerimento comico, in quello che si preannuncia un film assai cupo e apocalittico. Ci sono state mostrate tre scene, tutte introdotte con amabile passione dallo stesso Reeves: la prima, sostanzialmente, coincide con l’inizio del film, tambureggiante e avvolgente, nel quale appare chiaro fin da subito che a causa dell’inizio della guerra l’azione si sia spostata tutta quanta nel bosco. Reeves ha precisato che il look delle scimmie, ancora non del tutto finito ma già di altissimo livello, sarà ulteriormente perfezionato nelle ultime fasi della post-produzione del film. Se la seconda vede Woody Harrelson incutere la sua minacciosa presenza nei panni davvero agghiaccianti del colonnello – la sensazione è quella di un villain con tutte le prerogative del caso – particolarmente interessante è apparsa anche la terza scena, incentrata su un dialogo da “scimmia cattiva” da un lato e Cesare e i membri del suo fronte dall’altro. Da tale confronto sono emerse tutte le caratteristiche del personaggio, la sua singolare stranezza ma anche la sua purezza, e attraverso dei momenti di backstage abbiamo anche potuto apprezzare l’ottima recitazione nei panni del primate da parte di Steve Zahn. Quest’ultimo, provinato dal regista addirittura su Skype con sommo stupore del regista, ha dichiarato di aver recitato col cuore nei panni della creatura e al di là di qualsiasi limite imposto dalla motion capture. In maniera non diversa, citandolo testualmente, “da quando facevo teatro sperimentale a Boston”. Anche Reeves ha voluto esprimersi sulla clip a riguardo: “Steve ha fatto un ottimo lavoro, è stato perfetto. Lui è un grande attore, così come lo è Andy Serkis. Spesso sento dire che Andy è il miglior attore di motion capture  del mondo, ma io vorrei sentir dire piuttosto: è un grande attore, e basta”.

Suggestiva, infine, anche la quasi mezz’ora di montato de La Cura dal Benessere, nuovo film di Gore Verbinski in arrivo in Italia il 23 Marzo 2017. Il thriller del regista di The Ring e La Maledizione della Prima Luna, ambientato in un centro benessere delle Alpi svizzere carico di inquietanti misteri, pare un trip angoscioso e disturbante al punto giusto, con Dane DeHaan perfettamente in parte nei panni del giovane protagonista, Lockhart, un venditore in carriera, e Jason Isaacs, alle prese con un inglese dal forte accento mitteleuropeo, nel ruolo del direttore della struttura. Della quasi mezz’ora mostrata, una scena consiste proprio in un dialogo tra di loro a seguito del ricovero del protagonista: il direttore lo invita a bere dell’acqua e a concedersi quella che potrebbe ritenere, per così dire, una vacanza forzata presso uno dei luoghi più incantevoli del pianeta. Oltre ad essa sono stati mostrati dei flashback chiave per far luce sul passato di Lockhart, riguardanti in particolare la madre, per non parlare della digressione in cui l’autista di Lockhart gli racconta la gotica vicenda, incentrata su un amore tragico e sofferto, che si cela dietro il castello che egli si appresta a raggiungere.  L’impressione è quella di un film visivamente accattivante, teso e raffinato, austero eppure tenebrosissimo fino a sfociare alle soglie dell’horror. Da segnalare, in particolare, l’esplosiva sequenza di un devastante incidente automobilistico con protagonista un cervo, magnificamente ricreato in digitale e probabilmente la scena di maggior impatto in assoluto tra quelle mostrateci del film di Verbinski.

© RIPRODUZIONE RISERVATA