Sul Main Stage del Best Movie Comics and Games, al Superstudio Più di Via Tortona a Milano, si è svolto oggi un panel dedicato al doppiaggio alla presenza di due eccellenze della categoria artistica come Emanuela Pacotto e Renato Novara, che hanno raccontato alcuni aspetti del loro lavoro e riavvolto il nastro dei loro esordi.
Dopo gli esordi nel mondo dello spettacolo e una carriera canora, che l’ha portata a incidere varie sigle, la svolta per Pacotto è arrivata nel 1986, con il ruolo di Marika nel live-action Love Me Licia. Scelta inizialmente per prestare il volto al personaggio, che sarebbe stato doppiato dalla voce italiana dell’anime, Emanuela Pacotto si è inaspettatamente ritrovata a sostituire la collega: il risultato fu un successo e da allora la sua carriera è stata indissolubilmente legata al mondo del doppiaggio. Nel corso degli anni ha infatti interpretato storici personaggi dei cartoni animati come Bulma di Dragon Ball, Nami di One Piece, Sakura in Naruto e, ovviamente, Jessie dei Pokémon, ma anche di videogiochi quali Resident Evil, Destiny e League Of Legends.
Pacotto, che aveva tenuto a battesimo la prima edizione del premio ricevuto un premio al doppiaggio e inaugurando i talk dell’evento nel 2022, riguardo ai suoi inizi ha ricordato: “Ho iniziato a cantare da piccolissima, era una passione della mia mamma e mi ha fatto entrare in coro televisivo di bambini, col quale si andava in giro la domenica, sul pullman in gita. L’ho presa sempre in maniera giocosa, poi negli anni ho iniziato a studiare danza e poi recitazione e canto ed è diventata una scelta di vita e una professione. Mi hanno preso all’Accademia d’arte dei filodrammatici dopo un momento in cui mi sono detta: o mollo tutto o faccio questo nella vita”.
A Renato Novara si devono invece le interpretazioni di personaggi come Edward Elric di Fullmetal Alchemist, Monkey D. Luffy di One Piece, Tanjirou Kamado di Demon Slayer e Choji Akimichi di Naruto, solo per parlare degli anime. Nel panorama della serialità televisiva ha poi prestato la voce a Ted Mosby di How I Met Your Mother, mentre in quello videoludico lo abbiamo sentito doppiare Sonic, Ezio Auditore di Assassin’s Creed, Garrus Vakarian di Mass Effect ed Ethan Winters di Resident Evil 7: Biohazard. La versatilità del suo timbro vocale è impressionante: vi basti pensare che in South Park ha interpretato ben cinque personaggi differenti!
“Dapprima volevo fare il medico, poi però ho capito che esisteva il sangue e ho detto no, non ce la posso fare – ha detto invece Novara ripensando alla sua infanzia -. Recitavo la parte del dottore, o forse era un disturbo di personalità. Poi mi sono fissato con Sanremo e volevo fare solo quello, con uno specchio a tre vetri facevo il cantante, il conduttore e la soubrette. La mia paura l’ho superata col teatro e il doppiaggio, anche se ce l’ho ancora un po’ col canto“.
Nel curriculum di entrambi c’è One Piece, manga amatissimo dai fan ormai arrivato al quarto di secolo. “Dopo tutto questo tempo si instaura un legame simbiotico”, dice Novara, mentre Pacotto sottolinea come sia bello evolvere insieme ai personaggi che si doppiano: “In 25 anni è cambiato il tratto, il disegno, ma si cresce insieme, anche l’Emanuela che sono nel frattempo ha vissuto ed è cambiata“.
“Il nostro lavoro ancora di più è diventato un lavoro di immaginazione: tocca immaginare come il tuo collega lavorerà, devi intonarti e amalgamarti con quello che non c’è ancora e sarà fatto, oltre a seguire la tua parte”, aggiunge Pacotto, per poi ricordare la sua esperienza come doppiatrice di Barbie: “Sono subentrata in un momento in cui c’era stata una svolta per il personaggio, essendo cambiato il capo di Mattel in America. È diventata vlogger, surfista, YouTuber e ho avuto modo di intercettare questo cambiamento”.
Infine c’è spazio, da parte di Novara che ha ricevuto il premio al doppiaggio di quest’anno, per una nota sul suo lavoro anche nell’universo videoludico: “Nei videogiochi non vediamo mai nulla di quello che facciamo, non vediamo facce e o espressioni e abbiamo in cuffia l’originale. Ho avuto accesso alle mie azioni di recente con Sonic, anche nei videogiochi e non solo nei film e telefilm, ma nella maggior parte dei casi, come in Assassin’s Creed, ho visto alcune riprese e filmati dall’alto mentre doppiavo, ma non scene d’insieme. Coi film di Sonic ho dovuto fare un lavoro di cesello cui non ero abituato, è stato sfiancante ma emozionante“.
Al termine dell’evento, Pacotto e Novara si sono esibiti in delle sessioni di doppiaggi della loro carriera con quiz a tema e premi per chi indovinava la provenienza dei dialoghi da loro recitati sul palco del Best Movie Comics and Games.
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