Troppo fan service, noncuranza degli spettatori, eccessivi cambiamenti, trame scontate: sono innumerevoli le ragioni per cui un capitolo di una data saga può suscitare malcontento nel suo pubblico divenendo un completo fiasco. Quando si parla di celebri franchise, la storia del cinema è da sempre costellata da questi fenomeni. Meno frequentemente però accade che i registi “responsabili” – o i loro successori – si attivino personalmente per farsi perdonare un tale errore. È spesso questa la ragione dei bruschi cambi di rotta tra un film e il suo sequel, prequel, reboot o qualsiasi altra toppa si sia cercato di applicare in un franchise che ha smesso di far presa sul suo pubblico di riferimento. Alcuni dei nomi presenti nella nostra gallery di oggi sembrano aver provato un tale rammarico di fronte al fiasco del loro precedente lavoro da aver conservato una sceneggiatura alternativa per anni, in attesa di poterla condividere con i fan che avevano tanto deluso. È questo il caso di Sylvester Stallone, che dopo l’insuccesso di Rocky V non sembra essersi dato pace fino all’uscita del suo Rocky Balboa nel 2006. Tra gli altri protagonisti, e i rispettivi tentativi di rimediare, c’è anche chi ha imparato a proprie spese il prezzo di proseguire una saga senza Vin Diesel, il cui personaggio Xander Cage era stato soppresso nel secondo capitolo di xXx quando l’interprete si era fatto da parte perché insoddisfatto della sceneggiatura: una scelta che ha fatto infuriare i fan e che si è risolta con il ritorno dell’attore nel terzo film del franchise. Volete scoprire quali altri lungometraggi sono in verità stati concepiti come due ore di scuse? Allora sfogliate la nostra gallery di oggi.
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