Il successo de Il Caso Yara, la serie ideata e diretta da Gianluca Neri e Per Elisa – Il caso Claps, la fiction diretta da Marco Pontecorvo, confermano il crescente interesse nel nostro paese per il genere true crime. Si moltiplicano così non solo i podcast, ma anche i film documentari e le docu-serie incentrate sui più eclatanti casi di cronaca nera e i fatti di sangue che hanno sconvolto il nostro Paese. Pioniere del genere è stato certamente Carlo Lucarelli con il suo Blu notte – Misteri italiani, trasmesso dal 1998 al 2012 sulle reti Rai, capace di combinare l’attenzione alla ricostruzione storica e le ipotesi investigative con uno stile narrativo che ha fatto scuola.
Ma se volete scoprire le migliori serie true crime italiane di recente produzione, non potete perdervi Dove nessuno guarda – Il caso Elisa Claps di Pablo Trincia. Il giornalista ha dedicato infatti a questa sconvolgente vicenda un podcast da 9 episodi e quindi una serie tv di 4 episodi diretta dal regista Marco Spagnoli, disponibile on-demand su Sky e Now Tv. Sia il podcast che la docu-serie stupiscono infatti per l’approfondimento di tutte le ipotesi investigative, dimostrando la rete di omertà che ha permesso a Danilo Restivo, assassino della studentessa sedicenne, non solo di restare impunito per quasi vent’anni, ma anche di uccidere ancora.
Sulla base degli indizi rintracciati e analizzati da Pablo Trincia, Restivo, condannato in Inghilterra a 40 anni di reclusione per l’omicidio della vicina di casa Heather Barnett, potrebbe infatti essere anche il vero responsabile di un caso insoluto, quello dell’assassinio della studentessa coreana Jong-Ok Shin.
Ma prima di Dove nessuno guarda – Il Caso Elisa Claps lo stesso Pablo Trincia aveva firmato un altro podcast di grandissimo successo: Veleno. Da questo è tratta la serie tv omonima, scritta e diretta da Hugo Berkeley, disponibile in streaming su Prime Video, sempre incentrata sul cosiddetto caso dei “Diavoli della Bassa Modenese”. Una presunta setta satanica che alla fine degli anni ’90 avrebbe reclutato, con la complicità delle famiglie, 16 bambini, quindi coinvolti in una serie di riti e omicidi rituali. Ma secondo le ricostruzioni del podcast e della serie, gli stessi psicologici dei servizi sociali che condussero gli interrogatori dei minori li avrebbero condizionati fino a creare veri e propri “falsi ricordi”.
Assolutamente da non perdere anche un’altra docu-serie di produzione Netflix, Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi, diretta da Mark Lewis. Realizzata con la collaborazione di Pietro Orlandi – fratello maggiore della ragazza scomparsa il 22 giugno 1983, il quale ha dedicato la sua intera esistenza alla ricerca della verità – questa serie in 4 episodi combina infatti filmati d’epoca con interviste e testimonianze inedite, senza escludere alcuna ipotesi né i dettagli più scottanti. E tra questi, viene apertamente ipotizzata l’omertà di Papa Giovanni Paolo II, probabilmente a conoscenza della verità sempre negata alla famiglia, dal sequestro agli autori dell’eventuale assassinio di quella giovanissima cittadina vaticana. Tra i giornalisti coinvolti spicca poi il compianto Andrea Purgatori, intervistato poco prima della sua prematura scomparsa, da anni vicino alla famiglia Orlandi nella sua incessante ricerca di risposte.
Decisamente controverso, come per altro Il Caso Yara , è poi un altro docu-film di produzione Netflix: Amanda Knox, diretto nel 2016 da Rod Blackhurst e Brian McGinn. Se infatti la docu-serie di Gianluca Neri ha suscitato infuocate polemiche per il suo taglio nettamente innocentista, qui siamo di fronte a un punto di vista ancora più ardito. Ovvero, quello della stessa giovane donna accusata dell’omicidio della coinquilina Meredith Kercher. Come suggerisce il titolo, è la testimonianza diretta di Amanda Knox e del suo ex fidanzato Raffaele Sollecito, processati e assolti per il cosiddetto “Delitto di Perugia”, ad essere questa volta al centro della ricostruzione. Alla triste vicenda è dedicata anche la docu-serie in 3 episodi Chi ha ucciso Meredith Kercher? di Mike Rudin, disponibile su Sky e Now Tv, la quale cerca per la prima volta di spostare il focus sulla giovane vittima, intervistando anche Rudy Guede, unico condannato in via definitiva per omicidio in concorso con ignoti, mai rintracciati dopo l’assoluzione di Knox e Sollecito.
C’è poi grande attesa per Avetrana – Questa non è Hollywood, la serie in 4 episodi diretta da Pippo Mezzapesa e prodotta da Matteo Rovere, in arrivo su Disney+ questo autunno. Lo show ricostruisce in forma di un racconto a più voci uno dei più drammatici casi di cronaca nera nella recente storia d’Italia: quello dell’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi, per il quale sono state condannate in via definitiva la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano, mentre lo zio Michele Misseri, dopo aver ritrattato innumerevoli volte la propria versione, continua a proclamarsi unico vero colpevole. La fiction interpretata da Vanessa Scalera, Paolo De Vita e Anna Ferzetti ha comunque già battuto una sorta di record, scatenando accese polemiche prima ancora della sua messa in onda.
E voi avete già visto Il Caso Yara e Per Elisa – Il caso Claps, le due serie true crime che ora occupano le prime posizioni in classifica sulla piattaforma Netflix? Fateci conoscere le vostre opinioni, come sempre, nei commenti.
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