Dandadan non è soltanto l’anime più visto del momento, ma anche quello… più ascoltato! Sì, perché la sigla iniziale della nuova serie giapponese disponibile su Netflix e Crunchyroll sta davvero spopolando online, con circa 10 milioni di stream settimanali certificati da Oricon, la più famosa classifica dell’industria musicale in Giappone. Ma non solo: ha anche debuttato al primo posto della Billboard Japan Hot 100 e dei World Digital Song Sales.
Siamo sicuri che avrete già iniziato a canticchiarlo: il brano si intitola Otonoke ed è firmato dal duo Creepy Nuts, che lo scorso febbraio aveva già scalato le classifiche con un’altra famosa opening, Bling-Bang-Bang-Born, dell’anime Mashle. Otonoke è una combinazione di Oto, ossia “suono, sound” e Yamanoke, il nome dello yokai protagonista di una famosa leggenda giapponese.
Già dal titolo, dunque, questa canzone dalle melodie hip hop e funky si dimostra perfetta per raccontare la storia di Momo Ayase, una liceale che crede nei fantasmi e non negli alieni, e del suo amico Okarun, che al contrario crede negli alieni e nega l’esistenza dei fantasmi. Secondo gli autori, il testo cattura il momento in cui «gli esseri soprannaturali prendono possesso delle persone, riflettendone il dolore e la tristezza, con lo stesso rapporto che si instaura tra i musicisti e i loro ascoltatori».
Ascoltando la sigla di Dandadan, e leggendo la traduzione (che la band ha reso disponibile in inglese sul suo canale ufficiale), troverete tantissimi easter egg per i fan dell’horror e dell’occulto! Qualche esempio? Nella prima strofa vengono citate “Sada-chan” e “Kaya-chan”, nientemeno che Sadako Yamamura di The Ring e Kayako Saeki di The Grudge. Qualche verso più sotto, viene menzionato l’orario delle 4.44 di notte, che secondo la tradizione giapponese è l’ora degli spiriti e del soprannaturale. Il numero 4 è infatti considerato portatore di sfortuna, poiché in giapponese si pronuncia shi, che vuol dire anche “morte”.
Ci sono poi un riferimento al celebre regista di film horror M. Night Shyamalan, di cui viene citato il nome; uno alla famosa Creepypasta giapponese Otsukare-sama deshita e una vera e propria valanga di citazioni ad altri famosi anime shonen, tra cui Demon Slayer («sword fight with the demons»), Chainsaw Man («the lyrical chainsaw massacre»), One Piece («crossing the open sea»), Naruto Shippuden («singing to myself: “Sha-la-la”») e Jujutsu Kaisen («if you need purification, bring stacks of bills til the end of time»).
Ve ne eravate accorti? Nel dubbio, correte a riascoltarla: impossibile togliersi dalla testa quel «dandadan, dandadan, dandadan, dandadan, dandadan»!
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